Il Primo Re, 01Distribution pubblica il making of della pellicola diretta da Matteo Rovere

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Il 2019 si apre in Italia con una delle sfide più importanti per il panorama cinematografico locale, Il Primo Re, pellicola che vede protagonisti gli attori Alessandro Borghi e Alessio Lapice nei rispettivi ruoli di Remo e Romolo.

Nel dietro le quinte caricato sul canale YouTube di 01Distribution viene mostrato con quanta meticolosità e duro lavoro ci si è affacciati a questo progetto. Fin dai primi mesi dello scorso anno è stato da subito chiaro che Il Primo Re non sarebbe stata una pellicola qualunque, ma il frutto dell’ambizione di una troupe e di un cast artistico che volevano realizzare qualcosa che avesse uno stile la cui ispirazione poggiava le basi su produzioni come Revenant – Redivivo e Valhalla Rising – Regno di sangue.

Emblematica sarà in tal senso la scena d’apertura de Il Primo Re, la quale, a differenza della gran parte del film, ha richiesto un utilizzo massiccio di CGI per via della grandiosità della scena che coinvolgerà come protagonista il fiume Tevere mentre esonda. La pellicola si caratterizza, inoltre, anche per la recitazione in proto-latino, una scelta voluta con fermezza per permettere allo spettatore di immergersi ancora più a fondo nel 753 a.C., anno in cui secondo la tradizione viene fatta risalire la fondazione di Roma. L’utilizzo della sola luce naturale per le riprese è frutto del lavoro del direttore della fotografia Daniele Ciprì, una creazione che fin dalle prime immagini mostra tutte le potenzialità di una cura maniacale del dettaglio.

Oltre ad Alessandro Borghi (Suburra, Sulla mia pelle) ed Alessio Lapice (Gomorra – La serie), nel cast artistico figurano anche Vincenzo Pirrotta, Martinus Tocchi, Fabrizio Rongione, Massimiliano Rossi e Tania Garribba.

Il Primo Re, prodotto da Groenlandia, Rai Cinema, Roman Citizen Entertainment e con la produzione di Gapbusters, uscirà al cinema dal 31 gennaio 2019. In cabina di regia ritroviamo Matteo Rovere al suo quarto lungometraggio dopo l’acclamato Veloce come il vento, vincitore di ben due Nastri d’argento nel 2016.