Il padre di Sarah Jones si oppone al rilascio anticipato del regista Randall Miller

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Il padre di Sarah Jones, l'operatrice uccisa lo scorso anno sul set di Midnight Rider, si è opposto a un rilascio anticipato del regista del film Randall Miller. In una lettera inviata lunedì al giudice Anthony L. Harrison della Wayne County Superior Court e allo sceriffo John Carter, Richard Jones ha chiesto che venisse rispettata la pena.

Miller venne ritenuto colpevole di omicidio colposo involontario e venne condannato a due anni di carcere, 10 anni di libertà vigilata, una multa di 20.000 dollari e 360 ore di servizio sociale alla comunità. Sarah Jones rimase uccisa dopo esser stata investita da un treno in corsa sul set ad Atlanta, Georgia, appartenente alla compagnia ferroviaria CSX, cui non era stato chiesto il permesso di girare la scena incriminata.

«Sono davvero dispiaciuto per tutte le parti coinvolte, ma è abbastanza chiaro che mister Miller è colpevole di negligenza e di non aver rispettato in pieno le condizioni del suo cast e della crew. Posso capire che la sua famiglia e tutti i suoi amici sentano adesso la sua mancanza, ma c'è una differenza: Miller tornerà a casa, un giorno, Sarah invece non lo farà mai» ha detto il padre della ragazza morta un anno fa. Il 7 dicembre scorso l'avvocato Ed Garland ha sottolineato la cattiva condizione di salute in cui verte il regista, che ha richiesto l'assistenza di un'infermiera che recentemente ha riscontrato anche una pressione sanguigna eccessivamente elevata.