If Beale Street Could Talk: Paul Thomas Anderson è geloso di Barry Jenkins

If Beale Street Could Talk: Paul Thomas Anderson è geloso di Barry Jenkins
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A quanto pare Paul Thomas Anderson, osannato regista de Il Petroliere e Il Filo Nascosto, è geloso del giovane collega Barry Jenkins, regista di Moonlight e del nuovo If Beale Street Could Talk.

La curiosità è uscita fuori nel corso della nuova puntata del podcast The Director's Cut, nel quale i due registi si sono seduti per parlare del nuovo film di Jenkins.

Paul Thomas Anderson, conosciuto nel settore anche per la potenza dei suoi primi piani, ha dichiarato di essere particolarmente geloso dei primi piani di Barry Jenkins.

"Sono molto geloso di questo aspetto", ha detto Anderson a Jenkins. "C'è una lunga fila di persone che nel corso della loro carriera hanno provato a realizzare dei perfetti primi piani in stile Jonathan Demme, io stesso ci provo di continuo nei miei film, ma devo ammettere che tu hai capito come farlo meglio di chiunque altro ... Mi spieghi come fai? Io ci ho provato così a lungo. Suppongo che abbia a che fare con le facce giuste, ma questo è un modo semplicistico di metterla."

La reazione di Jenkins alla lode è stata di sorpresa e stupore: "Paul Thomas Anderson è geloso dei miei primi piani! Posso finirla qui." Poco dopo, comunque, il regista di If Beale Street Could Talk ha spiegato il suo processo lavorativo: in pratica, come suggerito da Anderson, inizia studiando i suoi attori e cercando il modo migliore per valorizzare i loro volti. "Chiedo sempre espressioni aperte, che invitino il pubblico", ha detto il regista riguardo al processo di casting. Ancora più importante, Jenkins non tenta di forzare un primo piano. "Non li pianifico. Ogni tanto c'è un momento che mi viene voglia di esaltare. Recitare è una cosa intellettuale, quindi c'è sempre una distanza tra l'attore e il personaggio. A volte sul set, trovo o sento questo momento in cui l'attore e il personaggio si restringono. Non c'è distanza tra loro. In quel momento, così raro, il pubblico può guardare attraverso l'attore e vedere l'anima del personaggio. Sembra una scemenza, ma accade davvero. A quel punto dico all'attore di guardare nella telecamera, senza parlare. Non c'è dialogo, perché ogni minimo suono romperebbe quella magia. Quando si riparte col dialogo, l'anima se ne va e torna 'intelletto. Quei primi piani servono al pubblico, per guardare direttamente negli occhi del personaggio e sentire ciò che prova."

If Beale Street Could Talk è stato presentato in anteprima durante la Festa del cinema di Roma e arriverà nelle sale italiane prossimamente.