I Mille Occhi 2011, presentata la decima edizione del festival sul cinema perduto

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Giunto quest’anno alla sua decima edizione, il Festival I mille occhi - Festival internazionale del cinema e delle arti, avrà come titolo Vertigo e si svolgerà al Teatro Miela di Trieste dal 16 al 24 settembre. Film rari e ritrovati, copie uniche di film perduti, proiezioni come eventi unici alla presenza di cineasti e appassionati. Per vocazione, interdisciplinare nelle prospettive, questo l’aspetto innovativo della manifestazione, nella convinzione che il cinema sia veicolo e contenitore di tematiche che interessano i vari campi della cultura, delle scienze sociali e dell’economia. Il Festival - diretto da Sergio Grmek Germani e realizzato dall’Associazione culturale Anno uno, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune e della Provincia di Trieste - privilegerà come per tradizione l’interazione tra cinema del passato e del presente, rassegne di registi da ri-scoprire e opere di autori ritenuti già oggi protagonisti di potenziali retrospettive del futuro.

Si comincia con Triptih Agate Schwarzkobler (Trittico di Agata Schwarzkobler) il capolavoro del maggior regista sloveno, Matjaz Klopcic, mostrato per la prima volta in una copia in 35mm (in anteprima mondiale) nelle condizioni in cui il regista avrebbe voluto vederlo proiettato, grazie ad un restauro del girato in 16mm fortemente promosso dalla kermesse. E poi incontri, presentazioni, rassegne, omaggi, percorsi, convergenti e paralleli, che si snoderanno tra le sale del Teatro Miela e gli spazi della Stazione Rogers.

EVENTO INAUGURALE
Una grande serata inaugurale, con l'anteprima mondiale del restaurato Triptih Agate Schwarzkobler (Trittico di Agata Schwarzkobler) di Matjaz Klopcic, regista e sceneggiatore sloveno, che con i suoi 28 film realizzati tra il 1959 e il 2005 è considerato in patria il regista di maggior rilievo. Un evento attesissimo, che farà cogliere il fascino di una storia attraversata da ipnotiche e desiderate presenze femminili, alla presenza della splendida attrice protagonista Natasa Barbara Gracner, della vedova e della figlia del regista e da esponenti del Ministero della Cultura sloveno. L'evento è coprodotto con la Slovenska kinoteka di Lubiana e la Cineteca del Friuli di Gemona, e patrocinato dal Ministero della cultura sloveno. Il brindisi inaugurale sarà offerto dall'azienda Puiatti, punti di riferimento dell'enologia friulana.

IL PREMIO ANNO UNO A KLAUS WILDENHAHN
E' un'avventura quella che il festival coglie nell'impulso collezionistico, presentando un poker di rari film italiani d'avventura provenienti da una collezione ritrovata in Germania. Ma la Germania è anche il luogo in cui il festival ambienta una parte del suo programma: la rassegna di film rari co-realizzata con il Goethe-Institut, e i film di Klaus Wildenhahn, premio Anno uno 2011, di cui si vedranno opere di meravigliosa ferocia, come Reise nach Ostende, il suo ritorno sui luoghi della prima guerra mondiale, che il festival allaccerà a un rilancio della misconosciuta collezione Henriquez di Trieste. Il Premio, che verrà consegnato a Klaus Wildenhahn, è stato realizzato da Stefano Colucci per la Canestrelli - Venicemirrors. Si tratta di uno speciale oggetto artigianale: uno specchio concavo, simbolo filosofico e visivo che ha tanti rimandi nella storia dell'arte, in linea con un festival che omaggia il cinema proprio come forma d'arte.

STATI GENERALI DEL CINEMA ITALIANO/VIAGGIO IN ITALIA 45/48
Nell'anno del centocinquantenario italiano, "I mille occhi" proseguono l'indagine degli Stati Generali del Cinema Italiano, disvelando la sua molteplicità infinita presentando anche una rassegna di film degli anni 45/48 di sorprendente vitalità. Verranno proiettati, tra gli altri: Due lettere anonime di Mario Camerini, Fantasmi del mare di Francesco de Robertis e Vittorio Cottafavi, L'ebreo errante di Goffredo Alessandrini. È uno dei percorsi che toccheranno anche, con spregiudicatezza, serietà e piacere insieme, temi come la presenza ebraica, con l'epilogo di alcuni film rivelatori su Israele, dalla cinica mitografia fondativa di Coletti all'amica ferocia di Straub-Huillet (ispirata a Fortini e a Kafka e Buber).

STATI GENERALI DEL CINEMA ITALIANO/ OMAGGIO A JEAN CLAUDE ROUSSEAU
Un giorno e una notte con Jean Claude Rousseau (ospite della kermesse). L'avventura: ecco la parola d'ordine con cui immergersi nel programma, da mattina sino a notte, addirittura tra il primo e il secondo giorno seguendo un flusso notturno visto che uno dei partner del festival, Fuori orario, prolungherà nella notte televisiva di RAI3 l'omaggio al regista francese Jean-Claude Rousseau, che pre-inaugura il festival nel pomeriggio con l'anteprima mondiale di Festival, il suo ultimo lavoro.

STANDARD & POOR
Tra crisi lavoro e desiderio: è un'avventura anche il gesto da Davide contro Golia con cui il festival rovescia come un guanto il pensiero dominante sull'irreversibilità della crisi economica nella rassegna che s'intitola Standard & Poor, come l'agenzia di rating globale. Vi saranno compresi bellissimi film italiani di Rossellini (L'età del ferro), Olmi (I fidanzati), Comencini (Delitto d'amore) ed altri, capaci di scoprire ciò che non è ovvio nelle durezze del sociale. Con felici oscillazioni estremistiche, da Gobetti e Fortini (Scioperi a Torino) a Jacopetti (Operazione ricchezza).

GIULLARI DI DIO - PROFETI E MESSIA NASCOSTI NEL CINEMA ITALIANO
Sarà un viaggio dello spirito quello che guiderà il pubblico nella sezione Giullari di Dio, dedicata ad opere di una religiosità talvolta irriverente quanto intensa e spregiudicata. Con una viva attenzione al cinema italiano, tra Rossellini, Comencini ed Olmi, ma anche degli ospiti importanti presenti al Festival, quale Pasquale Squitieri ed altri in via di conferma. Alcuni titoli: dai Franceschi di Rossellini e Cavani a Io e Dio di Squitieri a Cercasi Gesù con Beppe Grillo a Joan Lui con Celentano a Centochiodi con Raz Degan, a Immortalità - Camilo Torres, un prete guerrigliero di Paolo Breccia. Verranno così riunite opere diverse che si sono sottratte ai giochi della società dello spettacolo, ricorrendo una purezza di visione eccessiva e trasgressiva.

GERMANIA ANNO ZERO
Ovvero, il noir della Repubblica Federale Tedesca. Come ricorda il curatore della rassegna, Olaf Muller: "In Germania, il film noir, pur non avendo alcuna tradizione anteriore al '45, fu fortemente influenzato dal lavoro e dalla visione di autori di lingua tedesca emigrati all'estero. Furono anche gli emigrati di ritorno - come Robert Siodmak oppure John Brahm -, i registi in transito - come Roberto Rossellini, Victor Vicas oppure Frantisek Cap - e gli eterni senza casa - come Peter Pewas - che negli anni post '45 crearono il noir della RFT, non un sottogenere, piuttosto un filone, una tendenza e anche un atteggiamento verso le cose, che non sfociò sempre e soltanto nei film gialli..."

L'AVVENTURA DELLA COLLEZIONE
Film italiani mai visti, dal Fondo Katholische Filmwerk Filmothek acquisito da Daniela Bartoli alla Cineteca del Friuli.

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA
CINEMA ITALIANO DALL'INFERNO AL PARADISO/OMAGGIO A MARC SCIALOM
Sezione dedicata a film ispirati alla Divina Commedia. Da Il conte Ugolino di Riccardo Freda a Paolo e Francesca di Raffaello Matarazzo. Vi farà eco l'omaggio a Marc Scialom, nato in Tunisia ed emigrato in Francia, dove è diventato traduttore e cultore appassionato di Dante.

DONNE ALLO (NELLO) SPECCHIO/OMAGGIO A JAGODA KALOPER
Omaggio all'attrice e videomaker croata Jagoda Kaloper, con la proiezione di Zena u ogledalu (Donna allo/nello specchio), film-collage autobiografico in cui l'autrice combina estratti dai film che l'hanno vista protagonista o interprete negli ultimi quarantacinque anni. Affascinante riflessione teorica e pratica della immagine di sé, delle apparizioni dell'attrice nei film della sua carriera proiettati su superfici diverse e ripresi ancora una volta dalla macchina da presa, in un turbine che rimanda alla Vertigo e alla mise en abime della nostra edizione.

VENT'ANNI DOPO - COTTAFAVI NEL NOME DI DUMAS PADRE E FIGLIO
L'omaggio al grande regista e sceneggiatore Vittorio Cottafavi si snoda lungo un percorso di titolo che vanno da Il boia di Lilla a Il cavaliere di Maison Rouge, da Traviata ‘53 a La Signora delle camelie, quattro grandi film ispirati a Dumas padre e figlio.

CORRIERI DIPLOMATICI DEL CINEMA/OMAGGIO A IVO ANDRIC
Nel cinquantenario del Premio Nobel per la letteratura a Ivo Andric, un focus sul cinema ispirato dall'opera dello scrittore-diplomatico balcanico. Un omaggio al "corriere diplomatico del cinema" le cui opere letterarie, illuminanti e visionarie, in grado di decodificare e analizzare le complesse e complicate situazioni geopolitiche dei Balcani e del Mediterraneo, suscitando spesso l'interesse delle produzioni cinematografiche.

FUORI CAMPO
Quello del festival è fatto di cose che non si vedono e proiettano (progetti non realizzati, film perduti) ma che si fanno sentire in rapporto a quanto si vede e proietta.

CONVERGENZE PARALLELE
Ulteriori collegamenti con i percorsi maggiori del festival, che colgono - anche in film che vanno in altre direzioni (parallele appunto) - delle convergenze a sorpresa con le scelte di base del programma.

LA GAIA SCIENZA. LETTURE DI VISIONI
Durante il festival, inoltre, si terranno alcuni incontri mattutini dedicati ai più inventivi libri di cinema intitolati La gaia scienza. Letture di Visioni, alle ore 11.00 presso la Stazione Rogers.


Qui di seguito il programma degli incontri:

lunedì 19 settembre
A NORDEST DEL CINEMA: incontro con Comunicarte (Massimiliano Schiozzi), e presentazione volumi e progetti su Jole Silvani (a cura di Guido Botteri), Ivo Andric (a cura di Mila Lazic), dive jugoslave nel cinema italiano (a cura di Luciano Panella); incontro con Maurizio Radacich, e presentazione volume su Lia Franca (Edizioni Italo Svevo), con testimonianza di Gianna Penso;

martedì 20 settembre
RICERCHE RIVELATRICI SUL CINEMA ITALIANO: incontro con Enrico Lancia, e presentazione volume sul doppiaggio nel cinema italiano (Bulzoni Editore);
CINEMA CHE NON E' CINEMA, presentazione di Simone Starace dell'edizione italiana di The Bear That Wasn't (L'orso che non lo era, Donzelli Editore) di Frank Tashlin;

mercoledì 21 settembre
IL CINEMA DI PASQUALE SQUITIERI: incontro con il regista, con la partecipazione di Domenico Monetti, e presentazione del volume da lui curato sul regista (Guida Editori);

giovedì 22 settembre
RICERCHE RIVELATRICI SUL CINEMA ITALIANO, II., incontro con Antonella Ottai, e presentazione volume sulla commedia ungherese nel cinema (Bulzoni Editore); incontro con Alessandra Cori, e presentazione volume su Romolo Marcellini (Le Mani Editore);

venerdì 23 settembre
A NORDEST DEL CINEMA: incontro con Carlo Gaberscek, e presentazione saggi su set giuliani, friulani, istro-dalmati e balcanici in «Segnai di lus» (Edizioni CEC Udine), rivista diretta da Fabiano Rosso, e in altre pubblicazioni del Friuli Venezia Giulia.

X:1000 - 10 ANNI DI 1000 OCCHI
Una mostra nel decennale della kermesse, che verrà inaugurata mercoledì 13 settembre alle 21.00. Dalla prima, suggestiva edizione cantiere del Molo IV, alla seconda, edizione già di emergenza, fino alla vertigine della prima decade, I 1000 occhi hanno saputo guardare oltre tabù e dentro gli abissi dell'animo umano, accompagnati dalla tragica dolcezza delle loro icone e dalla lussuosa e inscalfibile ironia di chi ha un portamonete leggero, ma pieni gli occhi e il cuore. I 10 anni sono l'occasione di guardarsi allo specchio, sorridere e tremare per le avventure ormai passate. Segni del tempo? Solo un'inguaribile fede nell'arte, che supera il tempo, ci ri-presenta il passato, fa guardare al futuro, e rende il presente un po' più godibile... In mostra, un intervento fotografico di Neva Gasparo, visioni, ospiti e vertigini dalle edizioni trascorse. La mostra verrà allestita presso la Stazione Rogers, aperta al pubblico dal 13 al 25 settembre dalle 18 alle 24.



Informazioni:

ANNOUNO piazza Duca degli Abruzzi, 3
34132 Trieste
T +39 040 3498889
festival@milleocchi.com
www.imilleocchi.com

Ufficio Stampa:Cristina Borsatti
cristinaborsatti@yahoo.it
347 9340720

I luoghi del festival:
Teatro Miela - piazza Duca degli Abruzzi, 3
Stazione Rogers - riva Grumula, 12

Accredito: L'accredito consente di accedere a tutte le sale del Festival, ricevere in omaggio il catalogo e il manifesto della kermesse. Costo: 22.50 Euro.