C'era una Volta a Hollywood, Tarantino: 'Vi spiego i gusti cinematografici di Cliff Booth'

C'era una Volta a Hollywood, Tarantino: 'Vi spiego i gusti cinematografici di Cliff Booth'
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Con il libro di C'era una Volta a Hollywood Tarantino non si è accontentato di trasporre su carta quanto visto sul grande schermo: il buon Quentin ha voluto approfondire un bel po' di aspetti e personaggi del suo ultimo film, soffermandosi ad un certo punto anche sui gusti di Cliff Booth in fatto di cinema.

Nel corso del libro leggiamo infatti di un Cliff piuttosto severo nei confronti di certo cinema americano, ma anche di mostri sacri come Antonioni, Fellini o l'ultimo Kurosawa. In molti, ovviamente, hanno rivisto in ciò le opinioni di Tarantino in merito: ma sarà vero?

A spiegare la cosa, dopo aver parlato dell'ipotesi di un remake a teatro de Le Iene, è stato il regista stesso: "Ci sono opinioni di Cliff che condivido in una certa misura, altre che condivido in altra misura, questo perché le ragioni di Cliff sono molto diverse dalle mie. Cliff non è un cinefilo, non va al cinema per entusiasmarsi, al massimo fa un giro in moto. [...] Dopo la Seconda Guerra Mondiale, però... Lui ha vissuto momenti difficili in guerra, poi torna e vede i film della Hollywood anni '50 e pensa: 'Sono infantili, sono per bambini'. Poi però vede Roma, Città Aperta o Ladri di Biciclette o Yojimbo e pensa: 'Wow, questa è roba vera. Questi sono film fatti da gente che ha vissuto la guerra'" sono state le parole di Tarantino.

L'ennesima conferma, insomma, di come il regista di Pulp Fiction e Kill Bill non lasci nulla al caso! A proposito di letteratura, intanto, scopriamo insieme quali sono i romanzi preferiti di Quentin Tarantino.