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Recensione Cinema
La recensione di Godzilla e Kong Il Nuovo Impero: tamarro e spettacolare!
7.5
Ivan Marra
Durante Lo Hobbit ci viene ripetuto più volte quanto per i nani sia importante riconquistare Erebor: il regno della Montagna Solitaria ha un valore inestimabile per il popolo di Thorin Scudodiquercia, ma la motivazione che spinge i nostri a partire per una missione quasi suicida non risiede, ovviamente, solo nel valore storico della cosa.
Parliamoci chiaro: nelle profondità della Montagna Solitaria giace un tesoro di inestimabile valore, tesoro che per i nani, che ben conoscono il valore di oro e derivati, rappresenta un richiamo a cui è davvero difficile resistere.
A difendere quel tesoro c'è però Smaug, il drago a cui nel film presta la voce Benedict Cumberbatch. La domanda sorge spontanea: come ha fatto un drago ad accumulare una simile ricchezza? E, soprattutto, cosa dovrebbe farsene un simile mostro di oro, gioielli e simili?
Ad entrambe le domande la risposta è piuttosto semplice: l'oro era già lì quando Smaug attaccò Erebor, essendo stato accumulato dai nani che, come dicevamo, in fatto di avidità non sono secondi a nessuno. Fu proprio l'oro, in effetti, ad attirare Smaug: la cosa non rappresenta certo una novità, essendo i draghi storicamente descritti come creature avide e attratte dalle ricchezze, quali rappresentazioni di alcuni dei peccati capitali di cui gli uomini sono soliti macchiarsi.
Avevate già trovato risposta alle domande di cui sopra? Fatecelo sapere nei commenti! Qui, intanto, trovate la nostra recensione de Lo Hobbit - La Battaglia delle Cinque Armate.
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