Hereditary, Bong Joon-ho lo analizza nel libro A24: "Un orrore primitivo e profondo"

Hereditary, Bong Joon-ho lo analizza nel libro A24: 'Un orrore primitivo e profondo'
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L'etichetta A24 Books è stata lanciata lo scorso settembre 2019 con l'uscita delle sceneggiature integrali di Ex-Machina di Alex Garland, The Witch di Robert Eggers e Moonlight di Barry Jenkins, ed è oggi che l'editrice ha annunciato anche l'arrivo della sceneggiatura completa di Hereditary di Ari Aster.

Il libro si compone di 240 pagine di sceneggiatura ed è venduto al prezzo di 60 dollari, ma oltre all'intera opera di Aster, il progetto da libreria contiene anche un'illuminante prefazione analitica scritta dal Premio Oscar Bong Joon-ho, un nuovo saggio sul film scritto da Leslie Jamison e la suddivisione dettagliata scena per scena realizzata da Aster.

Questa l'intera prefazione di Bong Joon-ho:

"Guarda fisso davanti a sé seduto sul posto del conducente, immobile. Non sopporta di dover guardare dietro di sé. Sul sedile posteriore c'è il corpo di sua sorella Charlie, coperto di sangue denso e simile al catrame. Solo il corpo. Niente testa. Se alzasse un po' lo sguardo sarebbe in grado di vederla nello specchietto retrovisore, dunque non muove neanche gli occhi. Alla fine, esce dall'auto senza aver guardato. Solo all'alba sentirà l'urlo di sua madre.

Ancora più terrificante della ragazza decapitata sul sedile posteriore è il fatto che noi, come pubblico, avremmo potuto - inconsciamente - sperare per la morte di Charlie. Ovviamente questa non è la posizione 'ufficiale' del film: sperare nella morte di una bambina. Ma quando Charlie emette suoni fastidiosi con la lingua o anche quando decapita un piccione morto, il film invia senza dubbio senali che ci riempiono di sinistri pensieri.

Mentre il film si rivela un'impeccabile opera di genere in cui elementi occulti sono abilmente e strettamente intrecciati l'uno all'altro, insieme, mi domando se il genere sia solo una copertina per il vero orrore celato. Perché questo viene dalla stessa famiglia. Una delle scene più terrificanti del film è quella della cena in una stanza fioca e appena illuminata, dove non ci sono elementi occulti e si basa interamente sull'esplosiva performance di Toni Collette. Il film parla apparentemente dell'Inforno che una famiglia deve attraversare a causa di un demone, ma in realtà ci sta dicendo che la stessa famiglia (o i legami definiti di sangue) è un vero Inferno.

In Hereditary, Ari Aster va oltre le trappole di genere e offre un orrore vero e profondo. Un orrore primitivo e inspiegabile. Per sopravvivere a questo travolgente orrore, lanciamo una sorta di incantesimo su noi stessi. Speriamo che i momenti raccapriccianti a cui abbiamo assistito alla fine si stabilizzino in una 'visione neutrale dell'incidente', come un innocuo quadro composto da adorabili figure in miniatura".

Vi lasciamo alla recensione di Hereditary di Ari Aster.