Hayao Miyazaki: "È sbagliato fare satira sulle religioni altrui"

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I tragici e fatali fatti di Parigi dello scorso 7 gennaio, quando un commando di due estremisti islamici ha compiuto una strage nella sede della rivista a fumetti satirica Charlie Hebdo, hanno scosso a più riprese l'opinione pubblica. Il mondo del fumetto tutto si è sdegnato e prodigato in dimostrazioni di solidarietà, di diniego della violenza e degli estremismi e di affermazione della libertà di espressione e di satira. Tutti si sono stretti intorno alle vittime di una tragedia che travalica i confini del mondo del fumetto e dell'arte e sconfina nella politica, ma il dibattitto che ne è seguito non ha visto poi tutti concordi sui limiti effettivi della satira. Alla fine, è arrivato anche il parere del grande Hayao Miyazaki, che durante un'intervista radio ha lasciato di stucco molti ascoltatori.

Il celebre mangaka e regista, due volte premio Oscar, ai microfoni di TBS Radio avrebbe infatti affermato, una volta che era stata richiesta la sua opinione sui fatti relativi a Charlie Hebdo: "Penso sia un errore fare delle caricature delle figure sacre delle altre culture. Non è una cosa che si dovrebbe fare. Piuttosto che ridicolizzare le altre culture, bisognerebbe fare satira sulle cose di casa propria, a cominciare dai politici locali". Miyazaki, noto per le sue posizioni pacifiste, ha più volte utilizzato ironia e satira nei suoi film (famosissima la battuta contenuta in Porco Rosso: 'Meglio porco che fascista!') ma effettivamente non ha mai sbeffeggiato la religione, di qualunque Paese fosse originaria. Certamente, fuori dal contesto miyazakiano e nipponico nel quale è stata concepita, è un'opinione che potrebbe essere vista in maniera molto limitante della libertà di satira, e farà discutere.