Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, le principali differenze tra film e libro

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, le principali differenze tra film e libro
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Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban fa parte di quella prima parte della saga in cui ancora la fedeltà al materiale di partenza raggiungeva livelli più che apprezzabili, a differenza di quanto sarebbe accaduto da L'Ordine della Fenice in poi: anche qui, comunque, vanno indicate alcune sostanziali differenze con i libri.

Già, perché inevitabilmente, per un motivo o per un altro, anche Alfonso Cuaron decise di prendersi alcune libertà: una di queste riguarda ad esempio i ritmi di Hermione, che nei libri, grazie alla Giratempo, frequenta un numero di corsi davvero impensabile! Il film ci lascia solo vagamente intuire quest'aspetto, glissando invece su quanto tempo la streghetta passi effettivamente sui libri, al punto da essere spesso assente durante le scorribande dei suoi due amici.

Sempre Hermione ha a che fare con un altro aspetto della trama su cui il film di Cuaron non si sofferma troppo, ovvero i frequenti litigi con Ron dovuti alla fissazione di Grattastinchi per Crosta: nel libro i due arrivano infatti spesso allo scontro, con il gatto di Hermione accusato di continuo da Ron di voler uccidere l'apparentemente innocuo topo che di lì a poco si rivelerà essere nient'altri che Peter Minus.

Nel film, infine, viene completamente ignorata la permanenza di Harry a Diagon Alley: probabilmente allo scopo di non scostarsi troppo dalle tinte prevalentemente dark di questo terzo capitolo della saga, Cuaron preferisce infatti non mostrarci i giorni trascorsi dal nostro maghetto nel mondo dei maghi dopo la fuga da casa Dursley, giorni che il nostro trascorre in allegria e spensieratezza tra una passeggiata e un gelato da Florian Fortebraccio.

E voi, avete notato altre differenze che valga la pena sottolineare? Fatecelo sapere nei commenti! A proposito de Il Prigioniero di Azkaban, intanto, una teoria ha provato a spiegarci in che modo si riproducano i Dissennatori, presentatici proprio durante il terzo capitolo della saga di Harry Potter.