Harry Potter, Chris Columbus ricorda: 'Mia figlia unica americana, non poteva parlare'

Harry Potter, Chris Columbus ricorda: 'Mia figlia unica americana, non poteva parlare'
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Una delle più famose vicende relative ai film di Harry Potter riguarda il diktat di J.K. Rowling riguardo la provenienza degli attori protagonisti: la scrittrice chiese infatti alla produzione di coinvolgere esclusivamente attori britannici nella saga, quale conditio sine qua non per la concessione dei diritti. Vi fu, però, una piccola eccezione.

Stiamo parlando della figlia di Chris Columbus: il regista, che recentemente si è detto assolutamente contrario ad un remake di Harry Potter, riuscì infatti a far coinvolgere l'allora 12enne Eleanor Columbus nelle riprese di Harry Potter e la Pietra Filosofale, a patto che però la piccola non avesse battute che potessero tradirne la provenienza.

"Lavorò per circa 80 giorni di riprese. Però non parlò mai perché, conoscete la regola, non essendo inglese non poteva parlare" sono state le parole di Columbus al riguardo. L'allora giovanissima attrice, ricordiamo, prese parte al film nel ruolo della studentessa di Hogwarts Susan Bones: sempre per il primo capitolo del franchise, stando alle parole del regista stesso, fu rifiutata addirittura la candidatura di Robin Williams per il ruolo di Hagrid.

Un piccolo strappo alla regola che persino un'inflessibile J.K. Rowling non poté non accordare al regista dei primi due film del franchise: nei giorni scorsi, intanto, Chris Columbus ha ammesso che gli sarebbe piaciuto dirigere I Doni della Morte.