Halloween: Jamie Lee Curtis su Laurie Strode e il movimento #MeToo

Halloween: Jamie Lee Curtis su Laurie Strode e il movimento #MeToo
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Dopo il grande successo del primo Halloween, Jamie Lee Curtis ha intrapreso una carriera da Horror Star, partecipando a film come Non entrate in quella casa e The Fog. Dopo il secondo capitolo però l'attrice ha deciso di prendere le distanze dal genere per non diventarne uno stereotipo.

Parlando con Variety durante il San Diego Comic-Con, l'attrice ha constatato che Laurie Strode, il suo personaggio nel film del 1978, sebbene sia sopravvissuta a Michael Myers rimane molto distante da personaggi femminili "spacca-culi" come Ellen Ripley o Buffy Summers.

"Lo so cosa pensa la gente delle donne che reagiscono, che sono delle "spacca culi", ma guardando il primo film si capisce che Laurie non è come loro. Laurie è una studente liceale repressa e intellettuale che ha vissuto delle delusioni romantiche. E' stata obbligata, da circostanze fuori dal suo controllo, ad affrontare la sua più grande paura, sopravvivere a un pazzo armato di coltello."

Laurie nel primo capitolo è riuscita a sfuggire al serial killer, ma non senza delle ripercussioni.

"La donna che incontriamo 40 anni dopo è sopravvissuta ad un trauma, provando nel frattempo a convincere tutti che Michael sarebbe tornato. Spacca i culi solamente quando è forzata dallo scontro con Michael. E questo è un tema delicato, perché una donna che reagisce è una sopravvissuta e una vincente, e ora finalmente ci troviamo in un mondo dove le donne stanno dicendo 'E' abbastanza, Time's Up, MeToo'. Laurie Strode è una di queste donne."

Il nuovo capitolo di Halloween, in arrivo nelle sale ad ottobre, ignora tutti i seguiti della saga e si pone come sequel diretto del capolavoro di John Carpenter.