Guillermo del Toro svela il significato profondo di 3 personaggi de La Forma dell'Acqua

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Il regista Guillermo del Toro ha rivelato il pieno significato di 3 dei personaggi principali del suo film, La Forma dell'Acqua, che l'ha portato quest'anno ad ottenere la statuetta dell'Academy per la Miglior Regia. Date uno sguardo al video, che uscirà con la versione home video.

Con La Forma dell'Acqua, del Toro è stato in grado di raccontare una storia di mostri vecchio stile in un modo nuovo e diverso. Il film segue la ragazza muta, Elisa Esposito, (Sally Hawkins), che lavora in un centro di ricerca a Baltimora che ha appena fatto una nuova scoperta, assolutamente rivoluzionaria: l'esistenza dell'uomo anfibio (Doug Jones), una creatura-pesce che vive nell'acqua di un fiume nel sud America.

Dopo aver visto l'orribile trattamento al quale la creatura è sottoposta dal ricercatore che se ne occupa (Richard Strickland, interpretato da Michael Shannon), la donna fa amicizia con l'anfibio attraverso una serie di pranzi a base di uova sode e musica jazz. Alla fine, lei lo fa uscire dalla struttura - con l'aiuto della collega Zelda (Octavia Spencer) e del vicino Giles (Richard Jenkins) - e cerca di salvarlo dal governo che vuole usarlo per orribili esperimenti e ricerche.

Del Toro ha spiegato cosa rappresentano tutti questi personaggi in una featurette esclusiva della versione home video de La Forma dell'Acqua. Il regista spiega, in particolare, il significato dei personaggi principali, Elisa, Zelda e Giles, rivelando che ogni attore interpreta una variante dello stesso personaggio; un "invisibile" che non sarebbe stato mai rappresentato nei film di mostri del passato. Nel video, dice, "Se avessimo concepito questo come un film sui mostri, il personaggio di Strickland sarebbe un eroe e la creatura sarebbe il mostro. Volevo invertire quella cosa."

La versione digitale e home video de La Forma dell'Acqua è disponibile ed è accompagnata da una serie di contenuti speciali molto interessanti.

Cosa pensate della visione di Del Toro sui personaggi del suo film e sull'idea di "ribaltare" il concetto proprio dei film del passato, quello di mostrare eroica e degna di empatia la creatura, piuttosto che l'umano che lo esamina?