Guardiani della Galassia 3, Sean Gunn risponde alla teoria sugli arti prostetici di Rocket

Guardiani della Galassia 3, Sean Gunn risponde alla teoria sugli arti prostetici di Rocket
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Dopo che Sean Gunn ha commentato il finale a sorpresa di Guardiani della Galassia Vol. 3, l'interprete di Kraglin è tornato a riflettere su un altro aspetto della storia: l'ossessione per gli arti prostetici di Rocket.

Ricordiamo infatti come quest'ultimo abbia rubato una gamba finta nel primo capitolo della saga, l'occhio di Thor in Avengers: Infinity War, un altro arto nello speciale natalizio. Alla luce del nuovo film, però, molti spettatori credono di aver scoperto la ragione inconscia di tali furti: considerando lo strettissimo rapporto del personaggio con Lylla, Floor e Teefs – i suoi tre compagni di cella, – forse oggetti simili gli consentono di omaggiare in qualche modo i defunti amici.

"Ho sempre pensato che l'attrazione di Rocket verso robe simili dipendesse dal suo fascino più generale verso la tecnologia" ha riflettuto Gunn. "Se c'è un gadget con uno scopo e lui non ne capisce il funzionamento, allora desidera approfondirlo, capire di cosa si tratta, come funziona. Io l'ho sempre immaginato così, almeno". In particolare, ritiene che la teoria avanzata dai fan sia molto perspicace: "Non l'avevo mai sentita. La ritengo davvero valida. No, non posso dire che un argomento simile sia stato oggetto di discussioni più o meno consapevoli in fase di produzione, ma i conti tornano. Ora tutto quadra, giusto?".

Il terzo capitolo della saga è al cinema dal 3 maggio 2023. Il passato del procione antropomorfo è indubbiamente l'arco narrativo più triste del nuovo film, pur avendo un finale catartico che lascia ben sperare per lui e tutte le altre creature. Il regista non ha dubbi: per James Gunn, è Rocket il vero protagonista dei Guardiani della Galassia.