Ghostbusters, "perché un reboot?": parla Katie Dippold

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Solo qualche anno fa, un sequel di Ghostbusters era un progetto ancora vivo e vegeto. Poi, qualcosa è andato diversamente e la Sony ha dato via libera al nuovo film, un reboot totale, con un cast tutto al femminile e Paul Feig alla regia. Ma perché un reboot e non un sequel?

A svelarlo a Collider, è la co-sceneggiatrice della pellicola in arrivo nelle sale, Katie Dippold: "Quel che mi è sempre stato detto è stato 'reboot'. Feig voleva da sempre fare un reboot e per lui era importante avere nuovi personaggi e una nuova storia ambientata in questo mondo. Amava i Ghostbusters e l'idea di acchiappare i fantasmi a New York. E' veramente divertente, e allora perché non farlo di nuovo con gli effetti speciali di oggi? C'è stato un dibattito su quanti riferimenti ai precedenti capitoli bisognava inserire. E' difficile far felici tutti: alcuni volevano roba nuova, altri dei richiami ai precedenti. Personalmente, fa piacere vedere alcune delle cose vecchie ancora una volta! Dannazione, volevo vedere di nuovo Slimer! Volevo che nessuna di queste sorprese fosse trapelata. Tipo, vai al cinema a vedere questo nuovo film con nuovi personaggi e nuove situazioni, e poi ti ritrovi Slimer. Sarebbe stato eccitante! Ma lo sanno già tutti, è già stato svelato!".