George Miller difende i cinecomic: "Li ho visti tutti, sono cinema"

George Miller difende i cinecomic: 'Li ho visti tutti, sono cinema'
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Dopo che Martin Scorsese è tornato a ribadire che i film Marvel sono tutti uguali, ha detto la sua sull'argomento più discusso delle ultime settimane anche George Miller.

Durante un'intervista con Deadline in cui ha svelato qualche dettaglio sul suo nuovo progetto, Three Thousand Years of Longing, il regista di Mad Max: Fury Road ha rivelato cosa ne pensa dei cinecomic e in generale di tutti i franchise di intrattenimento.

"Li ho visti tutti quanti" ha detto Miller, chiarendo subito una posizione diversa rispetto a quella di Scorsese, che ha invece confermato di averne visto solo qualcuno ("uno o due"). "Per essere onesti, per rimanere nei termini di questo dibattito, il cinema è cinema ed è una cosa molto ampia. Il test, alla fine, è ciò che significa per il pubblico. C'è una grande citazione che credo si applichi perfettamente a tutto quello che facciamo. Era dei narratori Swahili. Ogni volta che finivano una storia dicevano: 'La storia è stata raccontata. Se è brutta, la colpa è mia perché sono io il narratore. E se è bello, appartiene a tutti.'".

Miller ha poi aggiunto: "È un errore e anche un po' arrogante liquidare un film come marketing intelligente o roba del genere se è andato bene al box office. C'è qualcosa di più, ed è nostro dovere come narratori cercare di capirlo. Per me è tutto cinema. Non credo che si possa ghettizzare e dire che questo o quell'altro non siano cinema. Si applica a tutte le forme d'arte, alla letteratura, alle arti performative, alla pittura e alla musica, in tutte le sue forme. È uno spettro molto ampio, e dire che qualcuno sia più significativo o importante dell'altro significa non cogliere il punto. È un grande mosaico e ogni suo pezzo si incastra perfettamente."

Cosa ne pensate? Siete d'accordo con le parole di Miller? Fatecelo sapere nei commenti. Nel frattempo vi ricordiamo che il suo Three Thousand Years of Longing vedrà nel cast Idris Elba e Tilda Swinton.