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Recensione Cinema
La recensione di Godzilla e Kong Il Nuovo Impero: tamarro e spettacolare!
7.5
"Mi ritiro". Sono queste le parole che George Lucas ha detto durante un'intervista a Bryan Curtis per il New York Times in occasione della promozione della sua ultima fatica come produttore Red Tails. "Me ne vado dal business, dalla compagnia, da tutto questo tipo di cose".
Queste
parole possono aver sorpreso i fan del regista che spesso si sono
trovati con lui in un rapporto di odio e amore. Ma a parte un quinto
Indiana Jones, Lucas ha dichiarato che Red Tails sarà il suo ultimo
blockbuster.
Il produttore Rick McCallum collaboratore di Lucas
per gli ultimi vent'anni ha spiegato: "Una volta che sarà
finito [Red Tails], avrà fatto tutto quello che voleva fare. Avrà completato il
suo scopo come uomo e come filmaker". Probabilmente questa
decisione ha a che fare con l'inaspettata freddezza mostrata dagli
esecutive di Hollywood nel rifiutare la distribuzione del film sui
Tuskegee. La 20th Century Fox alla fine ha accettato di distribuire
in patria in film ma senza pagare alcun costo, sostenuto invece dallo
stesso Lucas.
Inizialmente Lucas aveva visionato la storia di Red
Tails in tre parti, un'opera che ricordasse Lawrence d'Arabia o Il
ponte sul fiume Kwai. Il primo film avrebbe dovuto raccontare il loro
addestramento in America, il secondo ovvero Red Tails racconta la
vicenda dei Tuskegee in Europa e il terzo ambientato di nuovo in
America avrebbe raccontato come i piloti hanno scoperto che le loro
vittorie non hanno cambiato niente per gli afro-americani. Lucas ha
anche ipotizzato i nomi di Spike Lee e Lee Daniels per il prequel e
il sequel della storia dello squadrone.
E' vero che i prequel di
Star Wars non sono dei buoni film, ma non si può negare che alla fin
fine hanno ottenuto grossi incassi e lo stesso vale per l'ultimo
Indiana Jones. Possibile che gli studio abbiano pensato a questo
quando Lucas ha presentato la loro ultima fatica?
O forse si è
trattato di poca fiducia nel distribuire un film patriottico con
protagonisti dei giovani di colore, un film di guerra dove il sangue
e il turpiloquio non erano importanti? Leggendo le ipotesi di Lucas,
tendo ad essere più d'accordo con lui, si possono odiare molte sue
decisioni riguardanti alcuni dei suoi passati lavori ma vederlo
costretto a finanziare completamente la distribuzione di questo film
rattrista non poco. Come ricorda Lucas "Dico: 'Ok. Ma è il mio
film, con il mio nome sopra, che dice che l'ho fatto io, deve essere
come lo voglio io'". E su questo non si può dargli torto. Se ci
pensate di Blade Runner esistono 5 versioni, e quando è uscito il
final cut non ci sono state le polemiche che i film di Star Wars
hanno avuto. Si lo so che nel caso del film di Scott, lì c'è stato
un problema di interferenza con lo studio ma l'obiettivo in entrambi
i casi è lo stesso: fare un film di cui il regista è soddisfatto,
non si può negarlo. Se poi non riesco a digerire i cambi in Star
Wars e invece adoro il final cut di Blade Runner, sono opinioni mie,
ma non si può negare ai registi la loro libertà di creare quello
che vogliono, indipendentemente se siamo d'accordo o meno.
Lucas
ha aggiunto: "Perché dovrei far altri film di Star Wars quando
tutti ti urlano addosso continuamente e dicono che sei una persona
orribile?".
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