George Lucas non vuole più dirigere blockbusters

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"Mi ritiro". Sono queste le parole che George Lucas ha detto durante un'intervista a Bryan Curtis per il New York Times in occasione della promozione della sua ultima fatica come produttore Red Tails. "Me ne vado dal business, dalla compagnia, da tutto questo tipo di cose".

Queste parole possono aver sorpreso i fan del regista che spesso si sono trovati con lui in un rapporto di odio e amore. Ma a parte un quinto Indiana Jones, Lucas ha dichiarato che Red Tails sarà il suo ultimo blockbuster.
Il produttore Rick McCallum collaboratore di Lucas per gli ultimi vent'anni ha spiegato: "Una volta che sarà finito [Red Tails], avrà fatto tutto quello che voleva fare. Avrà completato il suo scopo come uomo e come filmaker". Probabilmente questa decisione ha a che fare con l'inaspettata freddezza mostrata dagli esecutive di Hollywood nel rifiutare la distribuzione del film sui Tuskegee. La 20th Century Fox alla fine ha accettato di distribuire in patria in film ma senza pagare alcun costo, sostenuto invece dallo stesso Lucas.
Inizialmente Lucas aveva visionato la storia di Red Tails in tre parti, un'opera che ricordasse Lawrence d'Arabia o Il ponte sul fiume Kwai. Il primo film avrebbe dovuto raccontare il loro addestramento in America, il secondo ovvero Red Tails racconta la vicenda dei Tuskegee in Europa e il terzo ambientato di nuovo in America avrebbe raccontato come i piloti hanno scoperto che le loro vittorie non hanno cambiato niente per gli afro-americani. Lucas ha anche ipotizzato i nomi di Spike Lee e Lee Daniels per il prequel e il sequel della storia dello squadrone.
E' vero che i prequel di Star Wars non sono dei buoni film, ma non si può negare che alla fin fine hanno ottenuto grossi incassi e lo stesso vale per l'ultimo Indiana Jones. Possibile che gli studio abbiano pensato a questo quando Lucas ha presentato la loro ultima fatica?
O forse si è trattato di poca fiducia nel distribuire un film patriottico con protagonisti dei giovani di colore, un film di guerra dove il sangue e il turpiloquio non erano importanti? Leggendo le ipotesi di Lucas, tendo ad essere più d'accordo con lui, si possono odiare molte sue decisioni riguardanti alcuni dei suoi passati lavori ma vederlo costretto a finanziare completamente la distribuzione di questo film rattrista non poco. Come ricorda Lucas "Dico: 'Ok. Ma è il mio film, con il mio nome sopra, che dice che l'ho fatto io, deve essere come lo voglio io'". E su questo non si può dargli torto. Se ci pensate di Blade Runner esistono 5 versioni, e quando è uscito il final cut non ci sono state le polemiche che i film di Star Wars hanno avuto. Si lo so che nel caso del film di Scott, lì c'è stato un problema di interferenza con lo studio ma l'obiettivo in entrambi i casi è lo stesso: fare un film di cui il regista è soddisfatto, non si può negarlo. Se poi non riesco a digerire i cambi in Star Wars e invece adoro il final cut di Blade Runner, sono opinioni mie, ma non si può negare ai registi la loro libertà di creare quello che vogliono, indipendentemente se siamo d'accordo o meno.
Lucas ha aggiunto: "Perché dovrei far altri film di Star Wars quando tutti ti urlano addosso continuamente e dicono che sei una persona orribile?".

Non si può a questo punto sorprenderci della sua decisione. Non ci resta che vedere se durerà e se Red Tails è veramente un film sottovalutato o se gli esecutive avevano ragione.