George Clooney confessa: 'I miei nemici? Russell Crowe e un critico del Washington Post'

George Clooney confessa: 'I miei nemici? Russell Crowe e un critico del Washington Post'
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Non le ha mandate a dire, George Clooney: nel corso di una recente intervista la star di Ocean's Eleven ha fatto nomi e cognomi di quei personaggi del mondo del cinema con cui i rapporti sembrano non essere ottimali, tra colleghi attori e critici cinematografici dubbiosi sulle sue capacità dietro la macchina da presa.

Prima di chiunque altro, in realtà, il buon George ha chiamato in causa la nota rivista TV Guide: "All'epoca aveva l'abitudine di omettere sempre dalle copertine Eriq La Salle, il più importante attore nero del cast di ER". Subito dopo la stoccata all'attore de Il Gladiatore: "Così dal nulla lui dice: 'Non sono un venduto come Robert De Niro, Harrison Ford o George Clooney'. Ed io tipo: 'Da dove ca**o esce questa roba?'"

Per quanto riguarda il non meglio identificato critico del Washington Post, Clooney ricorda una recensione in cui si ipotizzava che fosse stato in realtà l'amico Steven Soderbergh a dirigere Confessioni di una Mente Pericolosa, sorprendente esordio di Clooney alla regia. A questi l'attore rispose con una lettera: "Alla fine della lettera aggiunsi: 'Lettera scritta davvero da George Clooney'" racconta la star di Gravity, a metà tra il divertito e l'inviperito. C'è spazio, comunque, anche per i buoni sentimenti: George Clooney ha infatti raccontato di quando regalò 14 milioni in contanti ai suoi amici più stretti.