Game Therapy, per gli youtubers Nirkiop «non si doveva fare»

di

Durante la masterclass Web e cinema organizzata nel pomeriggio allo IULM di Milano con la moderazione di Marco Spagnoli, in veste di responsabile artistico del progetto Il Protagonista 2.0, c'erano anche i ragazzi di Nirkiop, che tra i tanti argomenti trattati hanno parlato anche dei colleghi youtubers impegnati in Game Therapy.

«Un pomeriggio abbiamo deciso di fare su internet le cretinate che si fanno da ragazzi. La prima volta 4 visualizzazioni, la seconda volta forse 100, la terza volta ricordo che ero in bagno e all’improvviso siamo arrivati a fare 100 milioni di visualizzazioni complessive: tutta una questione di fortuna, perché abbiamo raccontato sul web quello che i ragazzi facevano il sabato sera» inizia con il raccontare il duo, che poi però deve confrontarsi con la realtà dei fatti e con il diventare adulti, arrivando al cinema.

«Poi siamo stati presi nel film di Guido Chiesa, Belli di papà, perché la figlia del regista ci ha apprezzati, siamo pugliesi e il film l’hanno girato a Taranto. Abbiamo fatto il colloquio su Skype, difficilissimo perché era pieno di interferenze: secondo me alla fine ci hanno preso per sfinimento. Ora la Colorado Film ci ha chiesto di leggere una nostra sceneggiatura e siamo quasi al 70%, quindi possiamo dire che si fa. Però c'è una differenza tra il fare intrattenimento sul web e al cinema: pensiamo a Game Therapy, forse era meglio se non fosse uscito. È davvero brutto quando una casa di produzione tenta di fare qualcosa credendo di portare i numeri del web nel cinema, non funziona allo stesso modo, i tempi sono diversi».