Gabriele Muccino, il regista critica la movida milanese in Fase 2: "Abbiamo un problema"

Gabriele Muccino, il regista critica la movida milanese in Fase 2: 'Abbiamo un problema'
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Dopo due mesi di stretta quarantena, è ormai dal 18 maggio che siamo entrati nella Fase 2 della Pandemia da Coronavirus, che prevede la convivenza con il Sars-CoV-2 e ripartenze e riaperture controllate, con il mantenimento delle misure di distanziamento e precauzionali, che però non tutti evidentemente rispettano.

Sono giorni di polemiche, al riguardo, più o meno in tutte le province italiane e nelle grandi città come Milano, dove folle di giovani (soprattutto) si sono riversate ogni sera al centro cittadino per fare movida, divenendo in alcuni casi molesti (il caso della rissa a Perugia). Non è il caso del capoluogo lombardo, dove però è palese ed evidente come una parte di popolazione sembra abbia dimenticato il pericolo reale della Pandemia, non rispettando il distanziamento sociale, uscendo senza mascherina, camminando in mezzo a una fiumana di gente.

Questo atteggiamento ha esasperato anche il regista Gabriele Muccino, autore del bellissimo La ricerca della felicità, che nel suo piccolo sul profilo personale Instagram ha voluto condivide un suo pensiero in allegato a una foto che mostra i vari assembramenti di gente. Ha scritto Muccino:

"Milano ieri sera. Non si può più commentare col numero di contagi ancora oggi in crescita. Resta da far affidamento solo alla fortuna e alla divina provvidenza davanti a tanta assenza persino di spirito di sopravvivenza e di quella cosa nebulosa chiamata ragione". Ha condiviso la stessa immagine anche su Twitter, commentando in modo più diretto e conciso: "Qui Milano. Abbiamo un problema".

Cosa ne pensate?