Gabriele Muccino compie 55 anni: 'Vedere i film doppiati è come spararsi in bocca'

Gabriele Muccino compie 55 anni: 'Vedere i film doppiati è come spararsi in bocca'
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Gabriele Muccino non è uno abituato a restare in disparte: il regista de La Ricerca della Felicità è solito scatenare polemiche piuttosto di frequente con dichiarazioni destinate inevitabilmente a far discutere. Un esempio? Le frequenti prese di posizione contro quella che lui definisce 'la lobby dei doppiatori'.

Nel giorno del 55esimo compleanno di Muccino, nato a Roma il 20 maggio del 1967, ricordiamo dunque le varie fasi di questa guerra senza frontiere partita nel 2014, quando il regista de L'Ultimo Bacio scrisse su Facebook, senza troppi giri di parole: "Vedere un film doppiato è come spararsi in bocca, perché mesi di lavoro del regista vengono annullati".

Una posizione ribadita in un recente post su Instagram, nel quale Muccino addossa proprio al doppiaggio il grosso della colpa del flop del suo Padri e Figlie: "I film, fatelo per il vostro bene, evitate di vederli doppiati. Ormai, sempre più persone, specialmente gli under 30, grazie all'accesso delle piattaforme ai film in lingua originale sottotitolata, hanno capito quanto sia cacofonico e lontano da tutte le intenzioni dell'originale un film doppiato. Questo effetto radiofonico, evidente anche in questa clip, non esisteva nell'originale. C'era la riproduzione della vita contro la declamazione di essa, che avviene appunto nelle sale di doppiaggio italiane, una volta prestigiose, anche perché in sala con i doppiatori c'erano Bertolucci, Scola, Fellini, Risi, Tornatore ecc ecc ecc." scrive il regista commentando una clip in cui Angelo Maggi presta la sua voce a Robert Downey Jr.

Muccino prosegue: "Oggi ormai dagli anni ‘90, i doppiatori hanno preso il completo controllo creativo dell'opera originaria non rispettandola e anzi trasformandola in qualcosa che agli occhi di chi si abitua a vedere film in lingua originale, diventa presto inascoltabile. La lobby dei doppiatori per aver detto queste cose nel 2015, fece letteralmente cartello contro di me per impedire che doppiatori di buon mestiere, compresi quelli con cui avevo collaborato nei primi due film con Will Smith, venissero a doppiare Padri e Figlie con Russell Crowe. A parte Luca Ward, gli altri cercarono di sabotare quel film. Che infatti oggi ha un doppiaggio così mediocre da vergognarmi che venga trasmesso non in lingua originale. Non ce l'ho con una categoria. Ma con una cultura obsoleta che ha rovinato capolavori."

Parole al vetriolo che, anche stavolta, hanno inevitabilmente suscitato il risentimento dei diretti interessati, a partire dallo stesso Maggi, che commenta laconico: "Solita polemica sterile". E voi, cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti! Qui, intanto, trovate la recensione di A Casa Tutti Bene, l'ultima serie di Gabriele Muccino.