Fratelli Serpenti, Monicelli e quel classico di Natale che non ti aspetti

Fratelli Serpenti, Monicelli e quel classico di Natale che non ti aspetti
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Nonostante sia passato quasi del tutto inosservato alla sua uscita nel 1992, Parenti Serpenti negli ultimi anni è diventato uno di quei film da vedere e rivedere nel corso delle Feste. Il merito va tutto allo straordinario Monicelli, che in una classica commedia all'italiana ha saputo dipingere al meglio il più tipico dei drammi familiari.

Forte di un cast composto da ottimi caratteristi del nostro cinema come Alessandro Haber, Marina Confalone, Tommaso Bianco, Cinzia Leone, Monica Scattini e Paolo Panelli, Parenti Serpenti si svolge in un Abruzzo innevato, dove due anziani signori si trovano ad accogliere figli e nipoti in vista delle festività natalizie.

Tutto sembra procedere bene, finché la convivenza forzata non fa venire a galla tutte le piccole invidie e gelosie fra i parenti, rendendo evidente lo sforzo reciproco con cui questi fingano di sopportarsi reciprocamente. Il finale è quello che non ti aspetti ma, anche l'unico possibile in una famiglia disfunzionale che non riesce a vivere più con ingenuità, il calore di chi gli sta accanto. Gli unici personaggi positivi sono i due anziani coniugi Trieste, la cui unica colpa è quella appunto di essere anziani. Questa colpa sarà anche la loro condanna.

Parenti serpenti è dunque l’ennesimo capolavoro di Mario Monicelli, che con il suo graffiante coraggio ci offre una profonda analisi della società odierna, sempre più superficiale e meno disposta a prendersi cura di chi è meno giovane, dissacrando il nido familiare, da sempre intoccabile nel nostro Paese.