Il finale di Batman v Superman era simbolico secondo Zack Snyder: non apriva ad un sequel?

Il finale di Batman v Superman era simbolico secondo Zack Snyder: non apriva ad un sequel?
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Con l'evento live di Zack Snyder, incentrato su Batman v Superman: Dawn of Justice, abbiamo avuto modo di comprendere molte questioni che il regista ha voluto rappresentare sullo schermo, tra le quali anche il dibattuto cliffhanger finale.

Nel corso del suo commento al film il regista ha infatti rivelato che il finale "È sempre stato un simbolo di speranza e del fatto che gli insegnamenti sono stati appresi". Snyder si riferisce al momento in cui la terra sopra la bara di Clark Kent, sacrificatosi nel combattimento contro Doomsday, inizia a sollevarsi, un secondo prima che il film si interrompa e inizino i titoli di coda.

Da molti è stato interpretato come un vero e proprio cliffhanger che avrebbe collegato il film al suo sequel, ma a quanto pare una lettura troppo letterale della scena risulterebbe del tutto sbagliata, almeno a giudicare dalle parole di Snyder. Ciò confermerebbe anche perché in Justice League i nostri eroi debbano comunque disseppellire Superman, che appare comunque deceduto, quindi non nella condizione giusta per far gravitare humus con i propri superpoteri... È solo grazie ad un complicato procedimento che Superman viene fatto tornare in vita.

C'è anche da dire, però, che non sappiamo la percentuale di idee appartenenti a Snyder confluite realmente in Justice League, quindi può darsi che nella sua versione originale Superman si risvegliasse in una maniera completamente diversa. Per saperne di più dovremo aspettare, se mai dovesse uscire, la mitologica Snyder Cut .

Il regista ha avuto inoltre modo di approfondire nel dettaglio la scena di Batman in versione incubo.

Il finale di Batman v Superman era simbolico secondo Zack Snyder: non apriva ad un sequel?