La fiera delle illusioni: 5 differenze tra l'originale e il remake con Bradley Cooper

La fiera delle illusioni: 5 differenze tra l'originale e il remake con Bradley Cooper
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Quali sono le maggiori differenze tra La fiera delle illusioni di Guillermo Del Toro e il film originale diretto da Edmund Goulding? Proviamo a rintracciarle insieme in cinque punti chiave.

  • L'inizio del film: nella versione del 1947, troviamo Stan Carlisle già assunto nella fiera di Clem. La sua relazione con tutti gli altri personaggi è ben avviata, ed è a tutti gli effetti un membro importante del carnevale. Al contrario, nella versione del 2021 l'inizio è molto più efficace e d'impatto, con Stan che viene mostrato mentre trascina un cadavere sul pavimento prima di bruciare la sua casa. Dopodiché il protagonista incontra la fiera, e gradualmente si avvicina (come gli spettatori) ai vari artisti che ne fanno parte.
  • La violenza: uscito all'apice del Codice Hays, l'adattamento cinematografico del 1947 fu costretto a limitare moltissimo l'uso della violenza e di immagini grafiche rispetto alla versione del 2021. Mentre il film originale suggerisce il grottesco dello spettacolo dei freak, il remake ne mostra tutta la brutalità, oltre a includere diverse scene di morte violenta che sono totalmente assenti nel film originale.
  • Il padre di Stan: nella versione del film del 1947 viene raccontato poco di Stan prima del suo arrivo alla fiera, col protagonista che menziona i suoi genitori solo una volta quando afferma di essere orfano. L'adattamento del 2021 invece introduce un'importante sottotrama sul passato di Stan e l'omicidio di suo padre: si tratta di uno dei cambiamenti più significativi nel film in quanto altera drasticamente il personaggio principale e il tema della storia.
  • Interpretazione psicanalitica: con circa 40 minuti di durata in più rispetto all'originale, il film di Del Toro include più sottotrame che non sono presenti nella versione del 1947, comprese le sessioni di psicoanalisi di Stan con la dottoressa Lilith Ritter. Questo cambiamento espande notevolmente il suo ruolo esplorando anche la sua storia passata, dato che Lilith è un personaggio più che secondario nell'originale mentre la versione del 2021 la rende una delle principali cause della rovina di Stan.
  • La fine del film: forse la differenza più grande e più importante tra i due film è quella del finale. Su richiesta dello studio, la versione del 1947 modificò la conclusione del romanzo di William Lindsay Gresham, aggiungendo una sorta di lieto fine in cui Molly e Stan si rincontrano e lei promette di prendersi cura di lui. La versione del 2021, invece, è molto più oscura, e porta perfettamente a compimento i temi principali del film.

Per altri approfondimenti, sapete che esiste una versione in bianco e nero di Nightmare Alley del 2021? Probabilmente per vederla in Italia gli appassionati dovranno aspettare un'apposita edizione home-video, ma nel frattempo recuperate i film di Guillermo Del Toro in streaming consultando la nostra guida.