Fast & Furious: Tokyo Drift, perché Vin Diesel non volle essere pagato per il suo cameo?

Fast & Furious: Tokyo Drift, perché Vin Diesel non volle essere pagato per il suo cameo?
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Fast & Furious: Tokyo Drift fu un vero e proprio punto di svolta per la saga automobilistica più amata e meno realistica di sempre: il terzo film del franchise non fu un gran successo al botteghino, ma mise le basi per ciò che avremmo visto nei capitoli successivi e, soprattutto, regalò ai fan uno strepitoso cameo di Vin Diesel.

Cameo che resta, ancora oggi, probabilmente l'unico momento del film a mettere d'accordo i fan di tutto il mondo: il ritorno di Dom Toretto riuscì a risollevare un film altrimenti considerato dai più decisamente poco riuscito... Ma quanto chiese Vin Diesel per rimettersi in gioco in una saga che sembrava ormai deciso ad abbandonare?

Diesel, in effetti, non chiese alcun pagamento in termini economici... Almeno non in maniera diretta! L'attore, infatti, era rimasto particolarmente affezionato al personaggio di Riddick impersonato qualche anno prima in Pitch Black e The Chronicles of Riddick: la richiesta del buon Vin alla produzione, dunque, fu quella di regalargli un nuovo capitolo della saga in cambio del suo cameo in Tokyo Drift!

Detto fatto, anche se in tempi non brevissimi: Universal permise infatti a Diesel di produrre Riddick nel 2013, onorando quindi il patto siglato nel 2006! Cosa ne pensate? Vi sembra uno scambio equo? Diteci la vostra nei commenti! Qui, intanto, trovate la nostra recensione di Fast & Furious: Tokyo Drift.