Evangeline Lilly dedica al compianto Stan Lee una toccante lettera tributo

Evangeline Lilly dedica al compianto Stan Lee una toccante lettera tributo
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Tra i tanti protagonisti del Marvel Cinematic Universe, la Wasp di Evangeline Lilly ha fatto il suo debutto sul grande schermo solo quest'anno, dopo essere apparsa come "semplice" Janet Van Dyne in Ant-Man, quindi si potrebbe quasi definire una delle ultime new entry dell'Universo Cinematografico.

Come tutti i protagonisti di questo fantastico mondo cinematografico, però, anche la Lilly era affezionata al co-creatore della sua Wasp, il compianto Stan Lee, spentosi alla veneranda età di 95 appena due giorni fa, lasciando un vuoto enorme nell'intero mondo dell'intrattenimento. Per ricordarlo, oltre al tributo via social, l'attrice ha scelto di dedicargli una lettera a cuore aperto e molto toccante tramite le pagine web dell'Hollywood Reporter. Questa la traduzione completa:

"Mio padre era solito chiudere le sue email con queste incredibili parole di Hunter S. Thompson: "La vita non dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l'obiettivo di arrivarci sicuri e con un corpo sano, ma piuttosto prenderla lateralmente, cioccolata in una mano, vino nell'altra e con un corpo completamente logoro e urlante "wow, che corsa!"

Non conoscevo veramente Stan Lee. In genere lo incontravo alle convention di fumetti, dove ero quasi sempre stanca e spossata. Era solitamente in quel periodo che sentivo dello scalpore tra la folla, per poi assistere all'arrivo di una vera rock star che travolgeva centinaia di fan in attesa con l'onda della sua esuberanza, a 95 anni. Mi ha sempre deliziato, ogni volta. "Come fa ad avere più energia a 95 anni di me che ne ho 39?", mi trovavo spesso a domandarmi.

Non ci è voluto molto tempo in sua presenza per capire determinate cose.

Stan ha sferrato colpi abbastanza duri per essere grato per ciò che aveva. Adorava i suoi fan, il suo universo Marvel e non dava mai per scontato quel successo.

A Stan piaceva essere vivo. Intorno a Stan, la vita si è sempre sentita più sexy. C'era una luce particolare nel modo in cui ti guardava con quegli occhi infantili, nel modo in cui ti parlava con quella voce sassosa e avvolgeva il suo braccio intorno a te come se fossi un vecchio amico. Con Stan, sembrava non ci fosse abbastanza tempo per gli sconosciuti: erano tutti amici.

L'aura vibrante e gioiosa di Stan era contagiosa. "Non c'è da stupirsi che crei così tanti mondi e personaggi entusiasmanti", pensavo, "se il nostro meraviglioso mondo lo esalta ancora così tanto".

In un momento in cui il mondo intero vive un momento così tragico, spero che la vita e l'eredità di Stan ci ricorderanno, oggi, le meraviglie e la speranza che esistono ancora tra noi e dentro di noi. Voglio continuare a raccontare le storie di Stan perché voglio mantenere vivo questo spirito insieme a lui mentre continuo "a divincolarmi di lato" rispetto alla mia amara fine, con lo stesso zelo e lo stesso brio che Stan era solito mostrare. È stato una vera ispirazione per me.

Continui a vivere, Stan. Le leggende non muoiono mai".

Excelsior, Stan.