El Impenetrable di Incalcaterra e Quattrini debutta in sala dal 2 luglio a Milano

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Mercoledì 2 luglio esce al Cinema Beltrade di Milano El Impenetrable, pluripremiato film di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini, Miglior Documentario al Festival Biarritz America Latina, Grand Prix Traces de Vies al Festival di Clermont Ferrand e Secondo Premio a Filmmaker Festival 2012  (elenco completo dei premi in fondo al comunicato). Il film sarà presentato alle 21.15 dallo stesso Incalcaterra che a fine proiezione incontrerà il pubblico per ulteriori approfondimenti.

Il film esce in sala distribuito da Milano Film Network, la rete che unisce l'esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi per offrire una proposta culturale lungo tutto l'anno e una serie di servizi per chi si occupa di cinema e audiovisivo a Milano e in Italia. A questo proposito, il film di Incalcaterra e Quattrini, è il primo titolo distribuito dal MFN all’interno del catalogo Seven, una selezione di film che offre la possibilità di far circolare a livello nazionale le opere che hanno riscontrato maggior successo di critica e pubblico nelle ultime edizioni dei sette Festival del Network.

Girato interamente in Paraguay, il film racconta la storia di un viaggio in una delle più grandi foreste della terra, tra sfruttamento e corruzione.

El Impenetrable è il nome dato tradizionalmente alla foresta del Chaco, divisa tra Argentina, Bolivia, Brasile e Paraguay, la seconda per estensione in America Latina, ricchissima di biodiversità, fondamentale per il suo contrasto all'effetto serra e vitale per le popolazioni native che ancora vi resistono. Oggi quella foresta, sforacchiata da latifondi destinati ad agricoltura e allevamento industriali, all'estrazione del petrolio e ad altre forme di sfruttamento e impoverimento dell'ambiente, mantiene qua e là qualche terreno intonso. Daniele ne ha ereditato uno, 5000 ettari, da suo padre. Nel corso della storia la ribellione verso i padri ha stimolato gesti straordinari, piccoli e grandi. Anche Daniele vuole fare qualcosa che suo padre mai avrebbe contemplato: restituire la terra agli indios Guarani-Ñandevas. “Restituire la terra alla terra”. Una peregrinazione lunga e difficile, molti chilometri di strade sterrate dai percorsi disorientanti, cancelli, fucili e altri ostacoli, fanno dell'Impenetrable un oggetto ancora più irraggiungibile, e l'idea si trasforma in un miraggio. L'ideale un po' naif della “riparazione” nei confronti degli indios si scontra con un sistema nel quale la crescita economica ha preso un cammino a senso unico, che coinvolge gli indios stessi e che un individuo non può fermare. Ma l'ostinazione di Daniele, aiutato da alcuni amici, è più forte di ostacoli e minacce.