Dylan Dog - Dead of Night, i blogger USA e la malandata stampa italiana.

Ieri vi abbiamo dato la notizia che alcuni blogger americani hanno già visto il film "Dylan Dog - Dead of Night". Nell'apertura della news, come potete constatare voi stessi, abbiamo subito specificato come essa fosse basata su un comunicato stampa diramato da Moviemax stessa, la società che a partire da fine ottobre del 2010 distribuirà la pellicola in territorio italiano, basato su un articolo risalente a qualche mese prima, e non a qualche giorni prima, al quale peraltro avevamo aggiunto una piccola postilla contenente il link alla nostra intervista realizzata con Kevin Munroe, director del film in questione.

Come sanno bene anche i nostri lettori, è nostra abitudine citare le fonti dalle quali attingiamo le notizie nonché specificare quando queste arrivano direttamente dai vari uffici stampa che seguono questo o quel film. Nello specifico della notizia su Dead of Night, da alcuni definita come una "decisione senza precedenti" (per non parlare di chi si era addirittura perso per strada la notizia che in USA stavano preparando un film ispirato a Dylan Dog), come se gli screening o i film test a porte chiuse fossero stai inventati oggi. Nell'epoca di internet, dove basta fare un giro di mezzo secondo su wikipedia per avere un infarinatura generale di questi concetti, noi della stampa web non dovremmo più assistere a certi orrori, ma evidentemente questa è una vana speranza.
Ho personalmente contattato Vanna Land, autrice del pezzo in questione, che ha puntualizzato come il suo fosse un normalissimo articolo realizzato dopo uno screening avvenuto nell'ottobre del 2009 (quindi una storia non proprio recente) e che lei non è stata in alcun modo contattata da Moviemax. Di certo, il comunicato diramato da Moviemax questa volta non ha aiutato, considerato che faceva riferimento ad uno screening avvenuto i giorni scorsi. Tuttavia, in un mondo a portata di Google, sarebbe bastato premurarsi della cosa prima di pubblicare la notizia: non è detto che tutti i siti italiani, generalisti o meno, debbano seguire gli stessi film con la stesso spron battuto che, ad esempio, manteniamo noi su Everyeye per venire incontro alle necessità del nostro pubblico (come accade proprio con dead of Night), e quindi non sta scritto da nessuna parte che tutti i nostri colleghi dovevano già avere letto l'articolo della Land (cosa che invece il sottoscritto aveva fatto, appunto, da mesi), ma il preoccuparsi di verificare quello che si sta per scrivere dovrebbe essere un dovere.
Anche quando la fonte è ufficiale, come per i comunicati stampa.
Altrimenti, gli unici incubi su cui dovrebbe indagare Dylan Dog sarebbero quelli causati dalla lettura di certe notizie.