Dune, Villeneuve furioso con Warner: "Potrebbero aver già ucciso il franchise"

Dune, Villeneuve furioso con Warner: 'Potrebbero aver già ucciso il franchise'
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Sembra ormai chiaro che ai registi dei relativi film non è proprio andata giù la decisione della Warner di distribuire il suo listino del 2021 anche in streaming su HBO Max oltre che nelle sale cinematografiche. Dopo Christopher Nolan, infatti, anche Denis Villeneuve si è scagliato contro lo studio a proposito del destino del suo Dune.

Proprio Nolan si era scagliato contro Warner anche per il fatto di non aver interpellato i registi nella sua decisione di distribuire i suoi film anche in streaming nel 2021 e infatti Villeneuve la pensa proprio come il collega britannico e addirittura si spinge oltre: il canadese teme che il franchise neanche iniziato di Dune possa aver appena subito la mazzata definitiva.

"Ho notato che Warner ha annunciato la sua decisione di mettere sia in streaming su HBO Max che al cinema Dune, utilizzando parecchie immagini del nostro film per promuovere il suo servizio di streaming. Con questa decisione AT&T ha appena dirottato uno dei più importanti studios cinematografici della storia. Non c'è assolutamente traccia dell'amore per il cinema nè per il pubblico. Si pensa solo alla sopravvivenza del gigante delle telecomunicazioni, uno che ha appena accumulato un debito di 150 miliardi di dollari. Per questo, nonostante sapessero che Dune è cinema e pubblico, AT&T pensa solo alla sua sopravvivenza a Wall Street. Con il lancio di HBO Max che finora è stato un fallimento, AT&T ha quindi deciso di sacrificare l'intero listino Warner del 2021 nel tentativo disperato di ottenere l'attenzione del pubblico.

"Warner si è trasformata da casa accogliente per i filmmaker ed è passata a una nuova era di completa ottusità tracciando una divisione netta per me. Fare film significa collaborazione, affidarsi alla fiducia reciproca e Warner Bros. ha appena dichiarato di non appartenere più allo stesso team.

"I servizi di streaming sono una aggiunta positiva all'ecosistema di cinema e TV. Ma vorrei che il pubblico capisse da solo che non può sostenere per conto suo l'industria com'era prima del COVID. Lo streaming può produrre dei contenuti grandiosi, ma non film di dimensioni e obiettivi come Dune. La decisione di Warner vuol dire che Dune non avrà nemmeno la chance di compiere una performance economica soddisfacente e alla fine trionferà la pirateria. Warner Bros. potrebbe aver appena ucciso il franchise di Dune. Questa è per i fan. John Stankey di AT&T ha dichiarato che il cavallo dello streaming ha appena lasciato la stalla. In realtà il cavallo ha lasciato la stalla per il mattatoio.

"La sicurezza del pubblico viene prima. Nessuno ha da obiettare su questo. Ecco perché quando è diventato evidente che sarebbe arrivata una seconda ondata questo inverno ho capito e supportato la decisione di rinviare Dune di quasi un anno. Il piano era che Dune avrebbe debuttato al cinema nell'ottobre 2021 quando le vaccinazioni sarebbero state in una fase avanzata e con la speranza che il virus fosse ormai alle spalle. Gli scienziati dicono che tutto dovrebbe tornare a una nuova normalità il prossimo autunno.

"Dune è il miglior film che abbia mai fatto. Ci abbiamo messo più di tre anni a realizzarlo e per garantire un'esperienza unica in sala. Le nostre immagini e il sonoro sono stati assemblati appositamente per i cinema. Io parlo per me stesso ma sono anche vicino e solidale con gli altri sedici registi che stanno affrontando la stessa cosa. Sappiate che sono con voi e che insieme siamo forti. Gli artisti sono gli unici che creano film e serie.

"Credo che il futuro del cinema sia il grande schermo, a dispetto di tutto ciò che direbbe Wall Street. Fin dall'alba dei tempi gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare storie ed esperienze. Il cinema sul grande schermo è più di un'industria, è una forma d'arte che unisce le persone. Una volta terminata la pandemia, la sale torneranno a riempirsi di gente che ama il cinema. Questo è quello che credo fortemente. Chiedo a AT&T di agire con la stessa responsabilità e rispetto per proteggere questo mezzo di cultura.

"Lunga vita al cinema in sala".