Doctor Strange, Sam Raimi flexa: "Faccio vedere a 'sti ragazzini come si fa un cinecomix"

Doctor Strange, Sam Raimi flexa: 'Faccio vedere a 'sti ragazzini come si fa un cinecomix'
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In una recente intervista promozionale per l'uscita del suo nuovo film Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dopo aver ribadito il suo interesse per dirigere Spiderman 4 con Tobey Maguire, il regista Sam Raimi ha svelato i motivi che lo hanno spinto a tornare alla regia di un cinecomix.

Lui, che il genere del supereroe al cinema l'aveva rivoluzionato agli inizi degli anni 2000 con la trilogia di Spider-Man, da allora ha subìto una forte battuta d'arresto come regista realizzando solo due film in oltre dieci anni (Drag me to hell e Il grande e potente Oz, usciti rispettivamente nel 2009 e nel 2013) e concentrandosi quasi esclusivamente sull'attività di produttore. Per questo motivo è lecito domandarsi cosa l'abbia spinto a rimettersi in gioco con un film così atteso, subentrando al regista del primo episodio di Doctor Strange Scott Derrickson.

"Questo film per me rappresenta una cosa semplice, ovvero una sfida" ha dichiarato Sam Raimi. "Mi sono detto, 'ho ancora quello che ci vuole per realizzare film del genere?' Ricordo quanto sia stata dura all'epoca coi film di Spider-Man: fu come una lunghissima maratona. Ma poi mi sono detto", ha aggiunto scherzando, "'ma si, al diavolo: mostrerò a questi ragazzini come si fa un film di supereroi!'". Dopo una grossa risata, il regista ha aggiunto: "Le cose sono cambiate da quando ho fatto quei film di Spider-Man. Oggi ci sono nuove tecnologie, nuove tecniche, e perfino quelle vecchie tecniche che abbiamo contribuito ad implementare all'epoca sono state riviste, sono state migliorate. Quindi è stato affascinante tornare in un film di supereroi 20 anni dopo."

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