La Disney ha licenziato i direttori della campagna marketing di X-Men: Dark Phoenix

La Disney ha licenziato i direttori della campagna marketing di X-Men: Dark Phoenix
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Dopo la fusione con la Fox la Disney ha perso $170 milioni di dollari, che il ceo Bob Iger ha in larga parte imputato al fallimento di X-Men: Dark Phoenix, ultimo capitolo della saga creata da Bryan Singer prima del prossimo rilancio dei Marvel Studios.

Avendo incassato circa $65 milioni al botteghino degli Stati Uniti, il film di Simon Kinberg si è rivelato uno più grandi flop del 2019: non solo non è riuscito a superare, in totale, i weekend di apertura dei sette precedenti film del franchise di X-Men, ma la sua performance a quanto pare è stata una tale delusione da spingere la Disney a prendere dei provvedimenti piuttosto seri.

In tal senso alcuni aggiornamenti sono arrivati a Variety tramite degli informatori all'interno dello studio: a quanto pare la Disney avrebbe tagliato almeno $50 milioni di dollari dal fondo per la fase promozionale del film, nel quale non ha mai creduto ma che, dopo la fusione, avrebbe comunque dovuto distribuire.

"Disney ha ignorato quasi completamente Dark Phoenix dopo aver acquisito la 20th Century Fox a marzo" hanno dichiarato le fonti di Variety. "Il team che si occupava della campagna marketing del film è stato licenziato, perché la major voleva tagliare i costi per la promozione. Un addetto ai lavori afferma che la premiere col tappeto rosso a Los Angeles è stata organizzata con un occhio di riguardo per le spese, e questa economia ha infastidito non poco i membri del cast e del team creativo che ha lavorato al film".

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