Deadpool 2: gli sceneggiatori parlano del tono e della continuity

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In un mondo dove i cinecomics sono tutti collegati tra di loro e finiscono per essere parte di un universo molto più grande, in molti continuano a chiedersi dove si trovi Deadpool all'interno del vasto universo degli X-Men.

Parlando del sequel in fase di sviluppo, gli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick hanno spiegato: "Quel che è bello è che Deadpool esiste nel suo universo. Esiste comunque in un universo più vasto sugli X-Men, ma in un modo che non lo sembri. Interagisce con quel mondo ma nel presente. Non abbiamo a che fare con gli anni sessanta, i settanta o il futuro. E' ambientato nel presente.". I due hanno confermato che il sequel "si prenderà gioco della timeline senza restarne schiavi".

Riguardo il tono, i due affermano: "Questi universi hanno dei toni differenti. I film Marvel Studios hanno un tono specifico e geniale stabilito con Iron Man. Quelli DC hanno un tono più dark. Gli X-Men si trovano nel mezzo: né troppo solari, né troppo dark. Ed ora stiamo cercando un nuovo tono. Anche se non ho ancora visto Logan, credo che stiamo procedendo tutti in una nuova direzione: un universo meno schiavo di continuity e timeline, e più incentrato sui vari toni e personaggi. La speranza è che Deadpool, X-Force e tutti i prossimi film abbiano un tono simile. E spingerci anche con più pellicole vietate ai minori.".