Danny Boyle, dopo l'abbandono da Bond 25, ha imparato a "odiare" i franchise

Danny Boyle, dopo l'abbandono da Bond 25, ha imparato a 'odiare' i franchise
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L'abbandono di Danny Boyle da Bond 25 è servito al regista di Trainspotting e The Beach per comprendere una cosa sul suo modo di fare cinema e sulla sua carriera: i franchise non fanno per lui.

Il regista, che ha svelato alcuni retroscena sulla time-line che lo ha portato a salire a bordo del progetto di 007 per poi lasciarlo all'improvviso ad agosto dello scorso anno - a quanto pare si il rapporto con la produttrice Barbara Broccoli non è mai decollato - ha spiegato:

"La breve esperienza su quel set mi ha insegnato la lezione che non io, semplicemente, non sono fatto per questi film. Sarebbe come scavarmi la fossa da solo. Non sono portato per i film di franchise destinati al grande pubblico. E' la risposta più onesta che possa dare riguardo a tutta la vicenda."

Il regista ha comunque espresso il desiderio di collaborare con la stesso team in futuro, ma su un progetto diverso:

"Ho imparato molto su di me con Bond, mi piace collaborare con gli stessi sceneggiatori e non sono pronto a smettere. Stavamo lavorando molto bene, ma hanno preferito scegliere un’altra strada rispetto alla nostra, perciò abbiamo deciso di sciogliere il nostro rapporto."

Labbra cucite, però, sulla trama del suo Bond 25.

"Sarebbe ingiusto dire di cosa si trattava perché non so quali siano i piani di Cary [Fukunaga]."

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Per altre notizie, vi riportiamo che le riprese di Bond 25 ripartono questa settimana dopo un'interruzione causata da un'infortunio al protagonista Daniel Craig.