Cyborg, Ray Fisher: "il film ha un potenziale illimitato!"

Cyborg, Ray Fisher: 'il film ha un potenziale illimitato!'
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Tra tutti i progetti in ambito supereroistico annunciati dalla Warner Bros., il film dedicato a Cyborg è forse quello di cui si hanno meno dettagli. Annunciato ormai 4 anni fa, lo standalone sul supereroe cibernetico è ancora programmato per la primavera del 2020, anche se al momento è improbabile che le tempistiche vengano rispettate.

Ora, in occasione della premiere del film dedicato ad Aquaman, l'interprete di Victor Stone / Cyborg Ray Fisher ha avuto modo di parlare, in primo luogo, della pellicola dedicata al supereroe atlantideo (interpretato da Jason Momoa, che con Fisher ha collaborato in Justice League), ma anche di ciò che spera di veder realizzato nella pellicola che lo vedrà protagonista.

Intervistato da Comicbook.com, l'attore statunitense ha quindi esordito esprimendo innanzitutto tutto il suo entusiasmo nei confronti del blockbuster diretto da James Wan, commentando così il film:

"La leggenda di Atlantide, in sé e per sé, è realmente ciò sono pronto a vedere rappresentata sul grande schermo. Non abbiamo assistito ad un mondo sottomarino, almeno non in questo modo."

Parlando invece dello standalone dedicato a Victor Stone (già introdotto, seppur brevemente, ai tempi di Batman v Superman: Dawn of Justice e poi presentato a tutto tondo come uno dei protagonisti della pellicola corale dedicata alla Justice League), Fisher immagina un'avventura che possa attingere a piene mani dal mondo sempre più tecnologico ed interattivo, con il quale ci ritroviamo sempre più spesso a convivere.

Queste le parole dell'attore:

"Il fatto è che ci ritroviamo ad avere così tanta tecnologia per le mani, da arrivare ad esserne dipendenti, il che permetterebbe al film su Cyborg di predisporre di un potenziale illimitato. Stiamo parlando di un tizio che potrebbe, se solo lo volesse, scatenare tutte le armi nucleari con la sola forza del pensiero. Potrebbe fermare tutto il cyber-terrorismo del mondo, se quello fosse il suo scopo, visto che non viviamo più in una realtà in cui le persone rapinano le banche come si faceva un tempo. Attualmente, non ti limiteresti a trattenerli con la forza, ma proveresti a risolvere il tutto tramite una tastiera. Penso che la possibilità di vedere quel cambiamento all'interno di un mondo reale, considerando a che punto siamo con la tecnologia, sia la cosa più efficace che potremmo fare."

E per quanto riguarda un possibile team-up con il supereroe atlantideo? Cyborg si sarebbe unito alla causa di Arthur Curry o se ne sarebbe rimasto in disparte? Fisher commenta divertito l'ipotesi: "probabilmente Cyborg vorebbe semplicemente concedersi un po' di tempo fuori, lontano dalla città. Gotham può diventare un posto buio e triste, perciò l'ideale sarebbe fuggire da tutto questo per stare ad ammirare i cavalli marini e tutti i pesci laggiù. Non penso avrebbe voglia di buttarsi nella mischia per combattere. Se Aquaman in persona l'avesse contattato, Cyborg l'avrebbe raggiunto nelle profondità marine ad aiutarlo con la situazione ad Atlantide; non tramite cellulare però, visto che Aquaman non ne ha uno e siccome non c'è campo così in profondità", conclude scherzosamente l'attore.

Vi ricordiamo che, per assistere alla nuova incredibile avventura acquatica dell'eroe della DC Comics dovremo aspettare il prossimo 1 gennaio, quando Aquaman verrà distribuito finalmente nella sale nostrane.