Cuties, il CEO di Netflix sulle polemiche: 'Incredibile che l'America voglia la censura'

Cuties, il CEO di Netflix sulle polemiche: 'Incredibile che l'America voglia la censura'
INFORMAZIONI FILM
di

Non accennano a placarsi le polemiche sollevatesi intorno a Cuties, il film di Maïmouna Doucouré prodotto da Netflix: negli Stati Uniti, in particolar modo, la presenza di più di una scena decisamente spinta con protagoniste ragazzine minorenni sembra destinata a far storcere il naso a buona parte di audience e critica.

Netflix aveva difeso Cuties già dopo l'insorgere delle prime polemiche, ma un'ulteriore precisazione è arrivata adesso dal CEO Ted Sarandos, che ha accusato l'America di voler censurare un film che non sarebbe altro che un romanzo di formazione come tanti.

"È incredibile che nel 2020 in America si parli di censurare un film. È un film che sta soffrendo di alcune incomprensioni presso certi spettatori, in particolare negli Stati Uniti. Il film parla da sé. È una storia di formazione molto personale, è la storia della regista ed ovviamente è andato piuttosto bene al Sundance Festival senza che nascesse alcuna controversia, e allo stesso modo è stato accolto bene nei cinema europei senza alcuna polemica" ha spiegato Sarandos.

Il CEO di Netflix ha poi specificato che da parte della produzione non ci saranno passi indietro e che il contenuto di Cuties non subirà alcuna variazione. Lo Stato del Texas, intanto, ha portato Netflix in tribunale dopo l'uscita di Cuties.