Cult of Chucky: la morte più cruenta del film doveva essere diversa

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Il regista di Cult of Chucky, Don Mancini, ha svelato che la morte più cruenta che si vede nel film sarebbe dovuta essere diversa. Nel corso dei trent'anni di pellicole sulla bambola assassina, Chucky si è dimostrato sempre un killer molto creativo, usando ogni tipo di mezzo per uccidere le sue vittime. Mezzi citati anche nell'ultimo film.

Dal trapano elettrico al tacco di una scarpa, Chucky si sbizzarrisce anche in quest'ultimo capitolo, al cinema dal prossimo 20 ottobre. Probabilmente la morte più scioccante in Cult of Chucky viene inflitta a un personaggio di nome Claire, paziente piuttosto scontrosa presente nel luogo dove viene trasferita Nika Pierce.
Chucky entra nella stanza e nota un grosso contenitore d'ossigeno compresso. Lo lancia verso l'alto, smascherando il lucernario e facendo cadere pezzi di vetro, tra cui uno che stacca la testa di Claire mentre la neve comincia a cadere nella stanza. Tuttavia durante una diretta su Facebook, Don Mancini ha affermato che la scena sarebbe dovuta essere molto diversa:"In un primo momento Chucky doveva attivare un sistema che avrebbe provocato delle fiamme. In un'altra bozza Chucky andava nell'armadio e trovava una fiala di anticoagulante e lo iniettava a Claire. Poi ho optato per la decapitazione e la scena con la neve."
I fan sembrano apprezzare la scelta di Mancini, e la sequenza sta diventando una delle più riuscite di sempre all'interno dei film sulla bambola assassina.