Constantine, perché Alan Moore non volle il suo nome nei crediti del film?

Constantine, perché Alan Moore non volle il suo nome nei crediti del film?
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Alan Moore ha sempre avuto un rapporto complicato con le trasposizioni delle sue opere: il celebre autore si oppose sin dal primo momento al Watchmen di Zack Snyder, così come si disse tutt'altro che entusiasta di quello televisivo di Damon Lindelof. Un'ostilità, quella di Moore, che trova forse la sua prima espressione nel Constantine del 2005.

Il film con Keanu Reeves, ispirato al fumetto Hellblazer di Delano ed Ennis ma creato da Alan Moore ai tempi di Swamp Thing, segna infatti quella che fu probabilmente la rottura definitiva tra l'autore di V per Vendetta e le trasposizioni delle sue opere in altri media.

Perché proprio Constantine? La ragione sta in realtà nelle esperienze negative precedenti al film con Reeves: prima di allora, infatti, Moore aveva trovato tutt'altro che apprezzabili La Vera Storia di Jack lo Squartatore (2001) e La Leggenda degli Uomini Straordinari (2003), entrambi tratti da due delle sue opere più famose, vale a dire From Hell e La Lega degli Straordinari Gentlemen.

Pare quindi che, in seguito a questi due episodi, Moore sia stato irremovibile dalla sua posizione: l'artista prese dunque a rifiutare ogni credito (e relativo bonifico) per lo sfruttamento delle sue creazioni, lasciando tutto nelle mani dei suoi collaboratori (nel caso di Constantine si trattava di John Totleben e Stephen Bissette).

Al contrario di Moore, comunque, qualcuno sembra aver decisamente apprezzato l'esperienza sul set: di recente, infatti, Keanu Reeves ha dichiarato il suo amore al cast di Constantine.