Colette, con Keira Knightley: primo film internazionale distribuito dall'Italia

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Colette, la cui interprete principale è Keira Knightley, è il primo film internazionale in lingua inglese, ad essere distribuito da una casa di distribuzione italiana, la Vision Distribution.

Questa società è nata dall'accordo tra Sky Italia e Cattleya, Indiana, Lucisano Media Group, Palomar, Wildside, società di produzione indipendenti.

Il film vedrà alla regia Wash Westmoreland (Still Alice) e la Vision realizzerà il film in partnership con la Good Films che ha comprato i diritti del biopic da HanWay lo scorso anno.

Una data di uscita, nonostante Colette sia già in fase di produzione, ancora non è stata annunciata.

Dominic West affiancherà Keira Knightley in Colette, pellicola basata sulla movimentata vita dell'autrice di "Gigi and Cheri", che vinse, nel 1948, il premio Nobel per la Letteratura. I produttori saranno Killer Films, Number 9 e Bold Films.

A capo della Vision Distribution c'è l'ex direttore generale della Warner Bros. Italia, Nicola Maccanico e darà una sonora scossa al monopolio detenuto finora da Rai e Mediaset/Medusa

Nel team ci sono anche il CFO Massimiliano Orfei, precedentemente a capo degli affari legali in Rai Cinema, la direttrice marketing Laura Mirabella e il direttore della distribuzione Davide Novelli.

"Non siamo qui per distruggere, siamo qui per evolvere", ha detto Maccanico a Screen riguardo la direzione che la compagnia prenderà sul mercato.

"Un sistema chiuso sarebbe una strategia perdente" aggiunge. "Abbiamo una relazione aperta con i nostri investitori e distribuiremo ogni sorta di film. Non ci sono garanzie, perché la competizione è l'arma più potente che abbiamo per migliorare. Vogliamo distribuire le produzioni avendo in mente un'idea molto chiara del pubblico di riferimento."

Il primo film ad uscire per Vision sarà il thriller italiano Monolith, diretto da Ivan Silvestrini, poi ci sarà Il Premio, di Alessandro Gassman e poi Lui E' Tornato, di Luca Miniero, un remake di Look Who's Back (hit di Netflix), solo che, al posto di Hitler, ci sarà Mussolini.

Maccanico continua poi, dicendo: "Essendo parte di Sky Italia, abbiamo accesso al rating, e anche se il cinema soffre, la tv offre molte opportunità in Italia, e spessissimo i film hanno un grandissimo successo di pubblico casalingo. La gente è interessata ai film, bisogna solo cambiare il modo di promuoverli."

Finalmente dunque, anche l'Italia si è buttata nella mischia, che ne pensate?