Cocaine Bear: la vera storia dell'orso cocainomane che presto diventerà un film

Cocaine Bear: la vera storia dell'orso cocainomane che presto diventerà un film
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Annunciato la settimana scorsa come nuovo progetto da regista di Elizabeth Banks, Cocaine Bear si prospetta già come uno dei film più sorprendenti tra quelli in arrivo nei prossimi anni, soprattuto per via del fatto di essere basato sulla storia vera di un orso cocainomane. Ma cosa è accaduto davvero?

I fatti hanno luogo nel settembre del 1985 in Kentucky, dove un uomo esce di casa e si ritrova di fronte al cadavere di un individuo legato ad un paracadute e con indosso un giubbotto antiproiettile. Non una situazione propriamente quotidiana, anche perché l'altro uomo portava con sè degli occhiali per la visione notturna, alcune pistole e soprattutto un carico di cocaina del valore di circa 15 milioni di dollari.

Passati circa tre mesi, nella foresta nazionale di Chattahoochee in Georgia, vicino al luogo in cui venne ritrovato l'aereo da cui si era buttato il trafficante di droga, le autorità scoprirono un orso nero di circa 80 chili circondato da numerosi pacchetti contenenti proprio delle tracce di cocaina. L'animale purtroppo fu dichiarato morto per overdose, e con il diffondersi della storia iniziò ad ottenere i soprannomi di "Cocaine Bear" e "Pablo Eskobear", quest'ultimo ovviamente in riferimento al noto narcotrafficante colombiano. In seguito l'orso venne imbalsamato e messo in mostra presso un'area ricreativa della zona, per poi essere trasferito a Dalton, dove poco tempo dopo scomparse nel nulla. Quando il resto della merce rubata venne ritrovata in un banco dei pegni, la creatura si scoprì essere stata venduta a un musicista country di nome Waylon Jennings. Alla fine, l'orso fece ritorno nel Kentucky nel 2016.