Cloverfield: per il 15 anniversario, Matt Reeves spiega finalmente la storia dell'alieno

Cloverfield: per il 15 anniversario, Matt Reeves spiega finalmente la storia dell'alieno
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Forse i più giovani tra i lettori non avranno modo di ricordarlo, ma 15 anni fa Cloverfield di Matt Reeves, prodotto da JJ Abrams, fece parlare di sé non solo per il suo straordinario approccio al genere 'alien invasion' post-11 settembre, ma anche per la 'campagna marketing' interattiva.

Usando le possibilità del web come (e i soldi della Paramount) per una campagna promozionale 'virale' perfino più coinvolgente di quella di The Blair Witch Project - che di certo l'ha ispirata - Cloverfield 'parlò' ai suoi fan tramite finti documenti governativi segreti e trovate varie ed eventuali per 'informare' gli spettatori sulle origini dei mostri alieni al centro del film: finti video virali di finti avvistamenti, finti rapporti di finti governi, e così via.

Chiaramente tutte queste tessere non portavano ad un puzzle completo, e il mistero dell'origine degli alieni di Cloverfield ha continuato a tormentare gli appassionati anche nei successivi episodi della saga, che è tornata nel corso degli anni a più riprese e in varie incarnazioni, più o meno riuscite. Ora, in una nuova intervista con SyFy, il regista Matt Reeves - che da allora avrebbe diretto due acclamati sequel de Il pianeta delle scimmie e l'epopea neo noir The Batman - ha svelato finalmente qualche "retroscena" per il mostro spaziale di Cloverfield, in occasione del quindicesimo anniversario del film.

La storia del mostro è questa: era un cucciolo, per quanto possa sembrare gigante ai nostri occhi, e stava provando una terribile ansia da separazione. Il motivo per cui il mostro era fuori di testa in quel modo e agiva in modo incontrollato era dovuto al fatto che stava cercando la madre. Era spaventato tanto quanto gli umani, perché era rimasto solo. E' stato fondamentale per me, questo approccio, nel capire come sviluppare la creatura e come 'dirigerla', per così dire".

Che cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti.