Close Your Eyes, Victor Erice critica le selezioni per Cannes (e il festival risponde)

Close Your Eyes, Victor Erice critica le selezioni per Cannes (e il festival risponde)
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In una lettera aperta rivolta al Festival di Cannes, il regista del film Close Your Eyes (Victor Erice) ha criticato il delegato generale Thierry Frémaux per il suo pessimo contributo durante la fase di selezione, motivando al contempo la sua decisione di non partecipare al celebre evento.

"Scrissi immediatamente a Thierry Frémaux per chiedergli se Close Your Eyes fosse stato selezionato" ha dichiarato Erice. "Poteva avvisarmi in tempo (ormai è consuetudine), così da prendere in considerazione le altre opzioni offerte al film, come Quinzaine des Réalisateurs, o Locarno, Venezia. Insomma, fuori da Cannes". Ha inoltre aggiunto: "Ho saputo della sorte definitiva di Close Your Eyes durante la conferenza stampa del 13 aprile. Come ho già detto, il 28 dello stesso mese ho comunicato a Frémaux la volontà di non assistere alla sua presentazione, spiegando le mie ragioni".

Ed è qui che sono sopraggiunte le critiche al delegato generale: "Nel prendere una decisione riguardo la prima mondiale di Close Your Eyes, il dialogo e la consultazioni sarebbero stati un processo naturale tra due interlocutori come me e Thierry Frémaux, che si conoscono da tempo".

Da parte sua, il festival ha risposto alla lettera attraverso una dichiarazione, nella quale evidenzia "un dialogo continuo tra Thierry Frémaux e Christian Jeune, così come tra il produttore spagnolo e il distributore francese", e di essere particolarmente "stupido dei commenti intorno alla selezione dei film". In un'altra occasione, Thierry Fremaux di Cannes si è espresso sull'assenza di Woody Allen.

Il regista, però, non ha mancato di rispondere un'altra volta. Oltre a bollare tale dichiarazione come falsa, ha concluso con una domanda retorica: "Se il film era pronto per essere proiettato alla Premiere di Cannes, allora perché non era pronto per presenziare nel Concorso?" Il delegato generale non è certo esente a errori – era il giugno 2020 quando Thierry Frémaux annunciò a Cannes i film per un concorso che non c'era –, eppure non è ancora chiaro quale delle due parti sia nel torto.