Cinema vs streaming, torna l'obbligo di uscita in sala. Anec: "Decreto inaccettabile"

Cinema vs streaming, torna l'obbligo di uscita in sala. Anec: 'Decreto inaccettabile'
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Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha firmato il nuovo "decrete finestre", reintroducendo l'obbligo di uscita in sala per i film che ricevono contributi dallo stato. Le pellicola potranno essere disponibili in straming e in TV dopo trenta giorni dall'uscita nei cinema.

"In questa fase di ripartenza è fondamentale sostenere le sale cinematografiche e allo stesso tempo riequilibrare le regole per evitare che il cinema italiano sia penalizzato rispetto a quello internazionale" ha dichiarato il Ministro. Il decreto prevede inoltre la validità degli accordi stretti con le piattaforme streaming prima del 2 maggio 2021, vale a dire nel periodo in cui l'obbligo di uscita al cinema era stato temporaneamente sospeso a causa della chiusura delle sale.

Dura la risposta dell'Anec, l'Associazione Nazionale Esercenti Cinema, che in un lungo comunicato condiviso su Facebook ha puntato il dito contro il decreto appena varato da Franceschini. "Gli esercenti stanno riaprendo le sale nonostante le difficoltà e i risultati arrivano, il pubblico risponde così come lo ha fatto a fine agosto e settembre con i film di richiamo che sono stati messi a disposizione," si legge nella nota di Anec. "Il cinema italiano è il grande assente per la ripartenza, nonostante i continui proclami di numerose produzioni, attori e registi con prodotti pronti, ma l’urgenza, a quanto pare, è garantirne la tutela per i prossimi 8 mesi, consapevoli che probabilmente per i prossimi 3-4 mesi il numero di titoli italiani che approderà nelle sale sarà solo marginale. Proprio nei giorni scorsi abbiamo assistito al film di Verdone proposto in tre sale di Roma, nei giorni della riapertura, senza concedere l’opportunità a nessun altro esercente di programmarlo, salvo poi richiamare l’esclusiva della piattaforma cui è stato venduto. Per non parlare del film di Massimiliano Bruno “Ritorno al crimine”, di cui non si parla più; titolo che poteva essere portato in sala a settembre quando l’80% degli schermi era aperto."

Intanto, vi lasciamo alla lista completa dei film in arrivo in sala.