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Recensione Cinema
Civil War Recensione: un film brutale, magnifico e scomodo
8.5
Il 2020 è stato un anno tragico per i cinema di tutto il mondo e il 2021 per adesso non molla la presa, le sale sono ancora chiuse e tali resteranno almeno fino al mese di marzo.
I più nostalgici della sala cinematografica potrebbero volersi gustare un film che della sala cinematografica fa oggetto e soggetto, ed è proprio a loro che oggi vogliamo rivolgerci nel parlare del film del 2007 Chacun son cinéma: A ciascuno il suo cinema.
Si tratta di un progetto internazionale composto da 33 cortometraggi realizzato in occasione dei sessant'anni del Festival di Cannes e dedicato alla memoria di Federico Fellini: dietro la macchina da presa troviamo alcuni dei cineasti più importanti della storia del cinema di ieri e di oggi, come Takeshi Kitano, Theo Angelopoulos, Wim Wenders, Olivier Assayas, Jane Campion, Roman Polanski, Wong Kar-wai, Hou Hsiao-hsien, Nanni Moretti e tanti altri, tutti alle prese con film-pillole da tre minuti ciascuno dedicate alla sala cinematografica, ai film visti sul grande schermo, alle lacrime versate o ai ricordi.
Non mancano i toni surreali e controversi, come nell'episodio Il suicidio dell'ultimo ebreo del mondo nell'ultimo cinema del mondo di David Cronenberg o l'esilarante Occupazioni di Lars Von Trier, né gli sperimentalismi concettuali sul rapporto tra pubblico e sala (si pensi a Il primo bacio di Gus Van Sant o a Dov'è il mio Romeo di Abbas Kiarostami, che avrebbe ampliato la stessa idea nel lungometraggio Shirin).
Insomma, se volete provare a rivivere le emozioni della sala cinematografica in attesa che il vostro cinema di fiducia riapra i battenti, reperite questo film e buttatevi: a ciascuno il suo cinema!
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