Christopher Nolan, il contratto con Universal è assolutamente folle: svelate le clausole!
Nei giorni scorsi si era parlato della possibilità che Christopher Nolan lasciasse definitivamente la Warner Bros. per il suo nuovo film, e infatti in settimana è arrivata l'ufficialità: il nuovo progetto di Nolan sarà prodotto e distribuito da Universal, che ha vinto una folle corsa tra studi.
Ora l'Hollywood Reporter ha reso note le clausole del contratto che Universal ha proposto a Christopher Nolan, o per meglio dire le richieste avanzate dal regista per cedere i diritti del suo nuovo film alla major. Il progetto, che dovrebbe rappresentare un allontanamento dal mondo dei blockbuster e svilupparsi su una scala più ridotta (una scelta coerente dopo il categorico e definitivo Tenet, col quale Nolan sembra essere arrivato ad un punto fermo nel suo discorso autoriale sul tempo, almeno per il momento) con un budget di produzione di 'soli' $100 milioni di dollari, una cifra irrisoria per gli standard del regista.
Secondo le fonti dell'Hollywood Reporter, comunque, è da qui che le cose si fanno interessanti e che le richieste di Christopher Nolan svelano qualche retroscena sul suo modo di vendere i propri film: a quanto pare il contratto firmato con Universal garantisce delle spese di marketing uguali al budget di produzione (dunque altri cento milioni), il controllo creativo totale (che già aveva in casa Warner), il 20% lordo dell'incasso globale del primo week-end del film e - e questa è la più curiosa di tutte - un 'periodo di totale blackout per lo studio'. Cosa vuol dire? Che la Universal, tre settimane prima e tre settimane dopo l'uscita del film di Nolan, non potrà distribuire nessun altro lungometraggio, lasciando 'campo libero' al misterioso progetto per sei settimane in totale. Inoltre, il film avrà una finestra di esclusività cinematografica di 100-110-130 giorni (a seconda delle fonti interpellate da Hollywood Reporter, il numero oscilla), trascorsi i quali potrà arrivare in streaming e in home-video: una finestra a dir poco spropositata, considerato che con la pandemia quei numeri sono scesi a 30-45 giorni, o addirittura abbattuti totalmente (come nel caso dell'uscita contemporanea tra cinema e streaming proposta da Warner Bros. e HBO Max o da Disney con Disney+).
Probabilmente solo Christopher Nolan e altri tre o quattro registi oggi come oggi possono arrivare a pretendere tali condizioni, cosa che ribadisce l'importanza dell'autore nella Hollywood contemporanea: voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti.
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