Chris Morgan rivela alcuni segreti su Fast & Furious - Hobbs and Shaw

Chris Morgan rivela alcuni segreti su Fast & Furious - Hobbs and Shaw
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In occasione dell'uscita della versione home video di Fast & Furious - Hobbs and Shaw, Comicbook Movie ha intervistato lo sceneggiatore Chris Morgan, che ha parlato del passato, del presente e del futuro del franchise, dei suoi capitoli preferiti e di molto altro.

Morgan è entrato nella saga con il terzo capitolo, Tokyo Drift (2006), che si concludeva con l'annuncio dell'arrivo di Dom (Vin Diesel), per "suggerire che, con un po' di fortuna, potevamo essere in grado di fare un altro film e portare quei personaggi."

E difatti è arrivato, grazie all'ottimo riscontro da parte del pubblico, il quarto episodio, Fast & Furious - Solo parti originali, che a sua volta ha portato al quinto, Fast Five, uno dei preferiti in assoluto dello sceneggiatore, con l'iconico finale sulle note di Danza Kuduro.

Era consapevole di aver creato un momento indimenticabile per i fan della saga? "Beh, amico" è la risposta di Chris Morgan, "quando senti quella canzone, ormai la associ con il lieto fine del film. Ti fa stare così bene... Quando penso a una storia o sono su un set penso sempre: Cosa vorrei vedere come fan? E penso alle reazioni del pubblico: Se lo aspettano questo? Li coglierà di sorpresa? Ma non penso si possa davvero progettare qualcosa del genere, è un obiettivo troppo difficile, è anche questione di fortuna."

Riguardo Hobbs and Shaw, spin-off che in parte si discosta dalle atmosfere di Fast & Furious, Morgan dice: "È stato specificamente progettato in questo modo. Volevamo fare un film che fosse radicato nel mondo Fast, ma non volevamo che sembrasse solo un altro Fast. Volevamo dargli la sua identità, un sapore un po' diverso, e per farlo abbiamo preso David Leitch, un regista dalla grande sensibilità."

Morgan ha parlato anche dei sorprendenti cameo di Ryan Reynolds e Kevin Hart, rimasti segreti fino all'ultimo. "Letteralmente, Ryan e Kevin sono volati di notte, cioè a tarda notte o la mattina presto, dal loro set precedente. Avevano un giorno libero o due e venivano direttamente dall'aeroporto al nostro set. Avrebbero girato le loro scene e poi sarebbero tornati immediatamente ai loro altri progetti. Volevamo in qualche modo onorare l'incredibile sforzo di questi ragazzi per cercare di sorprendere il pubblico. Sono stati fantastici."