La chiusura dei parchi Disney è un'emorragia da milioni di dollari al giorno

La chiusura dei parchi Disney è un'emorragia da milioni di dollari al giorno
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Come già scritto nello speciale dedicato alla crisi economica della Disney, la chiusura dei parchi a tema della Casa di Topolino, da quelli di Shangai e Hong Kong fino a quelli di Orlando e Parigi, rappresenta il problema più grande per la compagnia, dato che le entrate derivanti dal quel settore sono pari al 34% del totale.

Non hanno chiuso soltanto i parchi Disney, perché ad abbassare temporaneamente le serrande ci sono anche quelli Universal e Six Flags, eppure sembra che proprio la compagnia guidata ora dal nuovo CEO Bob Chapek stia perdendo da questo specifico settore la bellezza di decine di milioni di dollari al giorno. Una cifra davvero impressionante.

A rivelarlo è un report di Variety, che ha stimato che le sole chiusure nazionali di Disneyland e Walt Disney World stanno costando all'azienda tra i 20 e i 30 milioni di dollari al giorno. Supponendo che i parchi riapriranno il 1° aprile, il che non è affatto una garanzia, significa che almeno fino a quella data la perdita totale sarebbe di 400 milioni di dollari. E solo per quanto riguarda l'America, senza contare dunque i parchi internazionali chiusi che stanno costando a loro volta milioni di dollari.

Ad ogni modo, come già sottolineato e ripetuto anche da Moody's, Disney dovrebbe riprendersi egregiamente sul lungo termine, senza troppi danni se non quelli collaterali.