La chiave, lo scandalo di Stefania Sandrelli nel film erotico di Tinto Brass

La chiave, lo scandalo di Stefania Sandrelli nel film erotico di Tinto Brass
di

Questa sera per il suo ciclo dedicato al cinema erotico, Cielo trasmetterà il film La chiave, diretto da uno degli esponenti più noti del genere in Italia padre Tinto Brass e con protagonista assoluta una provocante Stefania Sandrelli, la cui notorietà contribuì in maniera fondamentale al successo di pubblico della pellicola.

La pellicola è liberamente tratta dal romanzo omonimo dello scrittore giapponese Jun'ichirō Tanizaki e proprio grazie alla presenza di un'attrice di primo piano come Stefania Sandrelli ottenne un'enorme successo di pubblico e portò anche la critica - solitamente molto aspra nei confronti di Brass anche nelle sue opere precedenti - a indicare questo come il suo film più riuscito.

A dire il vero la parola "scandalo" arrivò ancor prima che il film uscisse al cinema, solo per via del fatto che alla regia ci fosse il nome di Tinto Brass, una fama negativa alimentata soprattutto dopo l'uscita del suo film precedente, Io, Caligola (1979). Le critiche dopo la visione non furono da meno: con il Centro Cattolico Cinematografico lo definì: "…film depravato, moralmente inammissibile…" e con il film a vedersi addirittura rifiutare la proiezione alla Mostra Cinematografica di Venezia. La chiave venne anche sequestrato e ritirato da tutto il territorio nazionale dalla Procura di Roma dopo una serie di denunce. Lo stesso giudice sull'ordinanza dichiarò, testualmente, che il contegno sul set di Stefania Sandrelli era "…atteggiamento da vera troia…". Insomma, non usò sicuramente mezzi termini.

Il film in seguito venne ripresentato nelle sale italiane ma con dei tagli imposti dalla censura per un totale di 6 minuti di girato rimossi e con l'abbassamento del divieto ai minori dagli iniziali -18 anni ai -14 anni.

Per maggiori approfondimenti, scoprite che fine ha fatto Anna Ammirati, star del film Monella sempre di Brass. Abbiamo visto la Sandrelli recentemente nel film di Gabriele Muccino A Casa Tutti Bene.