Chad Stahelski riflette sui piani sequenza: "Si a I Figli degli Uomini, no a 1917"

Chad Stahelski riflette sui piani sequenza: 'Si a I Figli degli Uomini, no a 1917'
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Nel corso di una recente intervista con Comicbook Chad Stahelski, ex stunt-man e acclamato regista della saga di John Wick, ha potuto riflettere sul ruolo che i piani sequenza stanno assumendo all'interno del cinema action.

Tra gli esempi che ha citato ci sono 1917 di Sam Mendes e I Figli degli Uomini di Alfonso Cuarón, due film che rappresentano due diversi approcci alla celebre tecnica del one-take: il primo, infatti, è il risultato di diverse inquadrature legate insieme dal montaggio in post-produzione, dunque è l'illusione di un piano sequenza; il secondo è noto per alcuni lunghissimi e autentici piani sequenza, che appartengono da sempre allo stile del pluripremiato regista messicano.

"Ho due risposte per questo argomento" ha detto Stahelsk, "la prima come semplice spettatore e la seconda come regista. Da persona normale, da spettatore seduto nel pubblico in sala, ammetto che il piano sequenza è sempre molto impressionante. Come regista, però, si tratta di fare una scelta. Personalmente, adoro i giochi di prestigio visti ne I Figli degli Uomini: è il mio esempio preferito, adoro il modo in cui Clive Owen esce da quel bar all'inizio del film e poi esplode tutto all'improvviso, o più avanti quando c'è l'inseguimento con le motociclette. Penso che tecnicamente sia qualcosa di incredibile."

D'altro canto, il regista ha ammesso di non amare il trucco digitale usato da 1917: "Dipende dalla tua opinione. Se pensi che il one-shot aiuti a raccontare la storia, allora sono d'accordo. Ma se questo è tutto ciò che hai e mi dici solo: 'Ehi, farò tutto questo film in una sola ripresa', per me non ha davvero alcun senso perché, dai siamo onesti, non si tratta di una sola ripresa. Sono migliaia di riprese. Una ripresa è quando la cinepresa va avanti e non si ferma finché non hai finito. Con il montaggio digitale fornito dalle tecnologie di oggi puoi fare tutto in una ripresa senza grandi sforzi. Rispetto il lavoro che c'è dietro. Alcuni lavori. Alcuni no."

Voi da che parte state? Ditecelo nella sezione dei commenti. Per altri approfondimenti vi rimandiamo alla recensione di 1917 e all'Everycult de I Figli degli Uomini.