Celentano in Joan Lui salvava il mondo già prima di Adrian

Celentano in Joan Lui salvava il mondo già prima di Adrian
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Adriano Celentano non è esattamente quello che si dice una persona abituata a tenere un profilo basso: il Molleggiato ama interpretare personaggi particolarmente sopra le righe e mettersi nei panni del predicatore, come visto ultimamente in Adrian ma anche in questo Joan Lui.

Le similitudini sono in effetti parecchie, a partire dal protagonista: esattamente come l'Adrian (aka Darian, aka La Volpe) protagonista dell'omonima serie, infatti, Joan Lui è un personaggio misterioso di cui nessuno sa nulla e che sembra voler spingere le persone ad aprire gli occhi sul male che ha preso possesso del mondo.

Che si chiami Dranghestein o Jarak, dunque, il nemico del nostro risponde sempre a caratteristiche ben precise: possiede praticamente il mondo intero e tiene il popolo sotto scacco tramite l'inganno, l'ipocrisia e, ovviamente, la repressione. Tocca al Joan o all'Adrian di turno, quindi, il compito di farsi largo a suon di musica e frasi ad effetto per sconfiggere l'avversario in uno scontro Bene contro Male che ci presenta il personaggio di Celentano come una sorta di reincarnazione di Gesù (praticamente dichiarata in Joan Lui, lasciata all'interpretazione degli spettatori invece in Adrian).

Anche il finale delle due opere, d'altronde, è molto simile: al biblico terremoto che chiude il film del 1985 corrisponde infatti il crollo del palazzo della Mafia International in Adrian, seguito da uno scenario di distruzione su cui il protagonista passeggia disinvolto insieme a delle donne giganti. Gli elementi ci sono tutti, dunque, per considerare Joan Lui come una sorta di prova generale per la serie andata in onda l'anno scorso su Canale 5. Per chi volesse saperne di più, qui trovate la nostra recensione di Adrian.