I Cavalieri dello Zodiaco, Sean Bean sicuro: "Il film è emozionante e molto affascinante"

I Cavalieri dello Zodiaco, Sean Bean sicuro: 'Il film è emozionante e molto affascinante'
di

Il film live action de I Cavalieri dello Zodiaco ha già messo sull’attenti i fan del manga e dell’anime che si sono già divisi in due fazioni distinte: quelli che non vedono l’ora di poter ritrovare i propri eroi e quelli che gridano alla blasfemia. Per cercare di capirne di più riportiamo le parole di Sean Bean per GamesRadar+.

Il trailer de I Cavalieri dello Zodiaco ci ha presentato il nuovo prodotto Netflix dedicato all’iconica serie ideata da Masami Kurumada in uscita nei cinema italiani il 26, 27 e 28 giugno 2023.
Nell’ambito della promozione del film, Sean Bean, attore che interpreterà il padre di Isabel nell’adattamento, ha rilasciato una corposa intervista a GamesRadar+ affrontando diversi temi riguardanti l’opera in uscita.

Il primo argomento di discussione trattato è stato l’inserimento del live action nel sottobosco del fantasy e di come il genere sia cambiato negli ultimi decenni: “Non conoscevo bene il manga Saint Seiya, I Cavalieri dello Zodiaco, la storia che c’è dietro e il successo che il franchise ha avuto in Giappone e in altre parti del mondo, ma credo che ciò che rende unico questo film sia la combinazione di due elementi che per me sono molto interessanti: la mitologia greca e la cultura giapponese. La combinazione di questi elementi si integra molto bene nel prodotto finale. È affascinante e molto emozionante”.

Quindi l’attore è stato chiamato a rispondere in merito al suo approccio alla lavorazione del film, chiedendogli se, come nel caso di Game of Thrones, si fosse limitato a leggere o visionare solo una piccola parte del materiale originale: “Penso di aver letto un po’ di più. Come ho detto non ero un grande appassionato. Ho parlato con il regista e i produttori e lo abbiamo esplorato un po’. Una volta dentro ne sono rimasto affascinato. Ho cercato di incorporarlo nella mia interpretazione. Andando avanti con le riprese si è rivelato quanto affascinanti e intriganti fossero le tematiche delle storie. Il prodotto finale è piuttosto inusuale”.

A quel punto l’intervistatore ha rimarcato la presenza di Famke Jannsen e del fatto che i due avessero lavorato insieme in Golden Eye: “Eravamo entrambi più giovani, allora! È stato bello lavorare con lei di nuovo. È stata la prima volta che io e Famke recitiamo davvero insieme in una scena. In Bond ci siamo visti sul set ma non abbiamo avuto scene insieme. Ho lavorato con lei anche in Don’t Say a Word, in cui avevo una conversazione telefonica con lei senza mai recitare insieme neanche in quel film. Quindi è stato bello avere scene con lei e confrontarci nei momenti successivi del film”.


L’utlima domanda posta a Bean è stata a proposito delle sue sensazioni sul lavoro del regista Tomasz Bagiński e sulla sua grande capacità per l’aspetto visivo delle opere: “È stato molto chiaro su ciò che voleva. È stato brillante con il suo gruppo di lavoro e grande con gli attori. È stato abile nel separare la fase attoriale e i temi emozionali dallo staff. Ha osservato il tutto come qualcuno che davvero ha studiato il materiale originale per tanto tempo, e credo lo abbia fatto, vista la popolarità de I Cavalieri dello Zodiaco in Polonia. Ha detto alla premiere che da anni che avrebbe voluto proporre questo adattamento al pubblico. Finalmente ha avuto la possibilità di farlo. E credo abbia fatto uno splendido lavoro: è molto costante, non è il tipo di persona che si entusiasma troppo per le cose ed è molto concentro su quello che fa. Lo rispetto per questo. Con questo film ha realizzato il suo sogno, perché ha fatto un ottimo lavoro”.


A proposito di interviste vi lasciamo alle parole del creatore de I Cavalieri dello Zodiaco riguardo l’adattamento live action.