A causa dei suoi riferimenti LGBT alcuni paesi del Medio Oriente non proietteranno Onward

A causa dei suoi riferimenti LGBT alcuni paesi del Medio Oriente non proietteranno Onward
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Dopo la notizia di una censura sul suolo russo, l'attesissimo Onward edito da Disney e Pixar sarà nuovamente vittima di ostracismo a causa della sua esplicita apertura alla comunità LGBTQ+: il film d'animazione è stato infatti bandito dalle sale cinematografiche di Kuwait, Qatar, Oman e Arabia Saudita.

Negli ultimi tempi la pellicola ha fatto molto parlare di sé, tra chi ritiene che inserire il primo personaggio dichiaratamente omosessuale del franchise un cliché e chi invece, contrariamente, sostiene che l'orientamento sessuale dell'ufficiale di polizia Spector sia un grande passo in avanti nel cinema d'animazione.

A quanto pare, anche un film per bambini può essere un importante fattore indicativo di quanto ancora si sia lontani dal vincere la battaglia per i diritti Queer, soprattutto quando di parla di Paesi dalla forte fede musulmana, da sempre, ma forse non più di altre, tra le più ostracizzanti della comunità arcobaleno.

Questa non è prima volta in cui un film è stato bandito a causa di una donna apertamente gay: solo pochi mesi fa gli stessi Emirati Arabi censurarono la scena di un bacio che coinvolgeva due combattenti della Resistenza in Star Wars: L'ascesa di Skywalker, intente a celebrare la vittoria alla fine del film.

Intanto, con un esordio da 2 milioni di dollari, Onward è adesso nelle sale statunitensi e anche Rotten Tomatoes ha certificato la "freschezza" del film d'animazione, che con uno inatteso featuring con la Fox sarà introdotto da uno speciale corto dei Simpson.